Se la Juventus prende (anche) Pep Guardiola: 5 motivi per ingaggiare il tecnico spagnolo
Massimiliano Allegri resterà ancora alla guida della Juventus come emerso nelle ultime ore? Il tecnico ha un contratto fino al 2020 e nei prossimi giorni si accomoderà al tavolo con la dirigenza per discutere di futuro. Cosa può accadere? La situazione, almeno per il momento, non è definita e in caso di addio potrebbero aprirsi scenari clamorosi. Due i nomi in lizza, l'uno (Guardiola) più affascinante dell'altro (Deschamps). Pochi sognatori l’hanno sussurrato fino a oggi ma questa flebile voce si è subito persa in lontananza. Eppure sembra essere tutto pronto per un matrimonio a cui tutto il calcio italiano, nelle condizioni in cui siamo, deve guardare con grande favore, quello fra la Juventus e Guardiola. Sono tanti i motivi per cui s'ha da fare il matrimonio tra la squadra più forte d’Italia e l’allenatore che ha cambiato il calcio negli ultimi dieci anni.
- Partiamo dall’attuale allenatore della Juventus. Allegri è un grande gestore di uomini e quindi di spogliatoio, ma soprattutto è un eccezionale conoscitore di calciatori. Intuisce potenzialità, ruolo e come rendere efficace un giocatore nella sua squadra. Ma le ultime due Champions League hanno detto qualcosa di molto importante, impossibile da non considerare. Se pensiamo al Liverpool di Klopp (finalista lo scorso anno) e all’Ajax (che ha battuto proprio la Juve quest’anno) sono due squadre che hanno dimostrato di giocare con aggressività e intensità sempre, senza fasi di attesa o con lunghi momenti di gioco sotto rimo e bloccato. L’Ajax ha vinto proprio grazie all’intensità continua e totale, capace di annichilire la squadra bianconera in un secondo tempo dominato. Il fatto che Allegri, litigando con Adani dopo la partita con l’Inter, parli della sconfitta contro i lancieri riducendola a quattro contropiede andati a buon fine, apre il discorso proprio al matrimonio di cui parlavamo all’inizio.
- La Juventus ha bisogno di un allenatore che dia un gioco diverso alla squadra, tambureggiante in ogni fase di gioco, con un pressing asfissiante per 90 minuti, che sappia portare le mezzali in continuazione vicino alla porta avversaria e che soprattutto metta Cristiano Ronaldo spesso nelle condizioni di avere palle gol da sfruttare. CR7 che esce dal campo in Champions League e dice alla panchina, e quindi al suo allenatore, che la squadra si è fatta sotto dalla paura, è un avvertimento non da poco da parte di chi in questi anni influenzerà le scelte bianconere in ogni settore, allenatore compreso.
- La Juve ha bisogno di Guardiola perché aprirebbe una fase nuova, che faccia allontanare la squadra dalle sponde ormai conquistate del calcio italiano e la faccia navigare nelle acque agitate dell’Europa. Serve un allenatore che abbia un nome e la forza mentale di dire a chi ha vinto tutto in continuazione in Italia che non basta più, che bisogna cambiare davvero. Solo un allenatore come Guardiola può farlo, perché al netto delle stesse parole, il peso della sua voce oggi nel calcio non ha eguali.
- Anche Guardiola ha bisogno della Juve, ovvero di una grandissima del calcio europeo che non vince da anni il trofeo che è diventato anche la sua piccola ossessione, la Champions League. Guardiola potrebbe partire da una base di calciatori definita e fare il piccolo repulisti che in casa Juve bisogna portare avanti. Inoltre lo spagnolo ha il carisma per attirare i calciatori determinanti per migliorare la Juve: un difensore come de Ligt o Varane e un centrocampista come Rakitic o Bernardo Silva, importanti perché la Juve deve dominare tecnicamente il gioco contro ogni squadra.
- E poi il matrimonio Guardiola-Juventus sarebbe un altro tentativo per vivacizzare l’intero movimento italiano. In ogni paese in cui è stato, il tecnico del Manchester City ha propagato la sua aura, migliorando il gioco di tante squadre concorrenti. Sfidare Guardiola in Spagna, Germania e Inghilterra ha dato uno slancio anche per conoscere meglio le sue idee, cercando di riportarle nei rispettivi ambiti e quasi sempre migliorare le proprie squadre.
I motivi sono tanti ma né Guardiola né tantomeno la Juve, con Agnelli che ha ribadito la volontà di ripartire da Allegri, hanno parlato mai di questo avvicinamento. Ma quanti di voi a maggio 2018 avrebbero immaginato Cristiano Ronaldo con la maglia bianconera?