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Scuffet, il predestinato nel segno di Zoff e Buffon

Il giovanissimo portiere bianconero stupisce ancora contro l’Atalanta. Con lui tra i pali l’Udinese difficilmente perde.
A cura di Alessio Pediglieri
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simone scuffet

Se passando per i campi d'allenamento dell'Udinese Calcio, tra Bentley, Ferrari e Jaguar capitasse di imbattersi in una mini-car non preoccupatevi, non c'è nulla di strano. Perché tra i campioni in bianconero in serie A, da un mese a questa parta c'è in forma quasi stabile anche Simone Scuffet, il giovanissimo portiere che – nemmeno diciottenne – ha fatto la patente per guidare motocicli e quel tipo di vetture. E che Francesco Guidolin ha catapultato in campionato ‘costretto' dai continui forfait dei titolari Kelava e Brkic:  titolare contro il Bologna per via di un infortunio occorso nel riscaldamento a Brkic, Scuffet è stato confermato anche nelle due successive partite, contro Fiorentina, in Coppa Italia, e Chievo, di nuovo in campionato. Fino all'attuale conferma tra i pali con i galloni da titolare, bruciando le tappe, esordendo ancor prima di quanto accadde a Buffon, uno dei miti in assoluto del giovane Simone, così come Zoff. Entrambi friulani, come lui.

Tappe bruciate – Nato il 31 maggio 1996, Scuffet è cresciuto – si fa per dire – a pane e pallone, anzi a pane e portieri. Figlio d'arte, suo papà anche se in tono molto minore giocava in porta, ha da subito iniziato a muovere i suoi primi passi in campo scegliendo di stare tra i pali. Un  predestinato con le stigmate del campione nel DNA tanto che il tecnico della Primavera Luca Mattiussi gli regala presto il salto di categoria nonostante abbia rispetto a tutti i suoi compagni di squadra un anno in meno. Ma si fa notare comunque e Francesco Guidolin all’inizio del 2013 lo porta sette volte in panchina con l’Udinese dei grandi. In sordina, senza fretta, come sono abituati a fare a Udine, dove non si bruciano i talenti ma li si lasciano maturare e crescere con calma.

 

Giovane sicurezza – E con calma, Scuffet si prende il posto da titolare, i primi elogi – non solo di Guidolin – e viene apprezzato da subito per le ottime prestazioni in campionato. Il presente, straordinario, parla di  6 match, 4 di campionato ed una sola sconfitta, in Coppa Italia contro la Fiorentina. Insomma, quando c'è lui in porta, l'Udinese difficilmente va sotto e l'ultima apparizione, contro l'Atalanta al Friuli per la 25a giornata di Serie A, ancora una volta ha dato la netta sensazione di essere di fronte ad un vero e proprio campione in erba che riesce a salvare il risultato e a far portare a casa un pareggio importantissimo grazie anche alle sue parate: "Più gioco e più acquisto sicurezza, i miei compagni cercano di aiutarmi perché sanno che sono alle prime armi, ma per me la loro fiducia è importantissima. Cinque risultati utili di fila con me in porta? Sono solo dati statistici, quello che conta sono le prestazioni"

Sogno Azzurro – L'obiettivo proibito ad oggi è ovviamente la Nazionale ma le porte ai sogni sono aperte. Per Scuffet, che dovrà verosimilmente fare tutta la classica trafila tra le serie minori fino alla prima squadra, però ci potrebbero essere ulteriori tappe da bruciare perché qualcuno parla già di lui come terzo portiere per la spedizione azzurra ai Mondiali in Brasile: "Il mio sogno è la Nazionale ma andare ai Mondiali è presto, troppo presto" ha detto il giovane talento. forse però, senza crederci più di tanto.

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