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Scudetto 2006, la Juventus alza ancora la voce: “Vogliamo una decisione definitiva”

Nel dibattimento ancora in corso, l’avvocato bianconero Chiappero ha chiesto una decisione finale univoca: “Il Collegio di Garanzia ci dica una volta per tutte o che l’Inter ha agito secondo i principi di correttezza e sportività o che il comportamento appurato anche in seguito è da condannare”.
A cura di Alessio Pediglieri
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A distanza di quasi 15 anni, tiene ancora banco nel calcio italiano la discussione sullo scudetto della stagione 2005/06, quello di ‘Cartone' per il popolo bianconero, o quello della ‘Giustizia' per dirla come la pensa il tifo nerazzurro. Per tutti è e resterà semplicemente il tricolore della discordia tra Juventus e Inter, il titolo assegnato d'ufficio alla squadra milanese sulla scia dello scandalo di Calciopoli.

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Titolo ancora in pieno dibattimento

Il dibattimento è in corso di svolgimento al Foro Italico, a Roma in cui la società torinese è pronta ancora una volta a dare battaglia per rivendicare uno scudetto che non ha mai accettato essere stato strappato via dalla giustizia sportiva e consegnato ai rivali di sempre, l'Inter. Sul campo, infatti, la Juventus aveva vinto il titolo imponendosi in campionato, poi però lo scandalo che coinvolse tutto e tutti, ridistribuendo meriti e colpe.

A sottolineare la tesi d'accusa della Juventus è in questi giorni l'avvocato Luigi Chiappero, storico legale che rappresenta la Juventus, durante l'udienza davanti alle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia dello Sport, presieduta dal Presidente Franco Frattini

Scelta A, Inter assolta, tricolore ai nerazzurri

Vogliamo una decisione che prenda una decisione tra due vie. O che dica chiaramente che i comportamenti di quella società non sono eticamente contrari ai principi ispiratori del codice di comportamento della Figc e noi ne prenderemo atto e trarremo le nostre conclusioni e lo scudetto rimarrà lì, assegnato.

Scelta B: Inter colpevole, scudetto alla Juve

Oppure chiediamo una affermazione di tipo diverso che, preso atto della mutata situazione, il Collegio di Garanzia dello Sport o chi per esso, ci dica che quel comportamento, se fosse stato conosciuto, è un comportamento che doveva essere tenuto in considerazione, esiste, ed è stato accertato anche se non attraverso una decisione della giustizia sportiva. E' per questo che chiediamo al Collegio di Garanzia di prendere una decisione.

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