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Scoppia la pace a Roma tra Totti e Luis Enrique

Ma forse è solo un modo per stemperare la tensione tra il capitano giallorosso e il tecnico spagnolo della Roma. Fatto sta che Luis Enrique ha voluto elogiare, pubblicamente, Francesco Totti.
A cura di Mattia Sparagna
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Roma - Luis Enrique e Totti

20 anni da protagonista nella roma non si giocano a caso, questo lo sà Francesco Totti, ma lo sà anche Luis Enrique che pur essendo nuovo ed esordiente in Serie A è abbastanza intelligente per capire certi equilibri esistenti nella squadra giallorossa.

TREGUA VERA O DI FACCIATA? – Le parole pronunciate dal nuovo tecnico giallorosso, sul capitano dei lupacchiotti, sembra vadano ad incastrarsi perfettamente nel mosaico costruito ad arte dalla società che ha voluto ricomporre, pazialmente, la spaccatura visibile tra i due protagonisti. Così dopo le parole "distensive" di Totti, uscite anche sul suo sito personale, che si mette alle spalle eventuali ruggini con l'allenatore soltanto per il bene della Roma, ecco le dichiarazioni di Luis Enrique: "Totti non può essere un giocatore normale, come gli altri, è speciale, unico, ha segnato 207 gol in Serie A. È il giocatore più importante nella storia della Roma" parole che, si potrebbe pensare maliziosamente, siano state quasi dettate al tecnico iberico.

UN DURO, AMMORBIDITO – Che Luis Enrique sia un allenatore che guarda poco alla storia e che cerca di non farsi condizionare dal nome è stato palese sin dall'inizio, l'esasperazione di quest'atteggiamento si è palesata nella doppia sfida di Europa League contro gli slovacchi dello Slovan Bratislava. Specialmente nella gara di ritorno quando, con la Roma in vantaggio per una rete a zero, l'ex allenatore del Barcellona B ha deciso di mettere fuori un calciatore di altissima esperienza come Totti e far entrare Stefano Okaka. La decisione non è piaciuta a nessuno al momento, ancora più critiche sono piovute su Enrique vista l'eliminazione della Roma dalla competizione continentale. Dunque, dopo l'ultima conferenza dello spagnolo sembra, almeno apparentemente, che la tensione sia leggermente  diminuita. Da sottolineare, comunque, il fatto che nella stessa conferenza stampa Enrique abbia puntualizzato: "Però poi tocca a me decidere chi va in campo. È un mio diritto, anche sbagliando".

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