Scontri tra tifosi in Egitto: oltre 70 morti e mille feriti
"È il peggiore disastro nella storia del calcio egiziano", ha dichiarato il vice ministro della sanità Hesham Sheiha parlando alla televisione di Stato. Doveva essere una semplice partita e invece, questa volta, lo stadio di calcio più che rappresentare un luogo di svago dai problemi che affliggono l'Egitto è diventato una fatale valvola di sfogo, e la storica rivalità tra le due tifoserie si è trasformata in un'autentica carneficina con un bollettino di 70 morti e oltre 1000 feriti.
Una guerriglia frutto sì della rivalità delle due tifoserie ma anche della situazione del paese dove i Fratelli musulmani hanno subito accusato i sostenitori dell’ex presidente Hosni Mubarak "di aver pianificato gli scontri". Secondo alcuni la gara doveva essere rinviata ancor prima del fischio d'inizio, visto che già durante il riscaldamento dagli spalti piovevano oggetti e petardi sulla compagine ospite. Durante i 90 minuti, le continue invasioni e gli atti intimidatori hanno spinto il capitano dell'Al Ahly a chiedere la sospensione dell'incontro ma le sue incessanti richieste non sono state accolte dal direttore di gara che per tutta risposta lo ha mandato negli spogliatoi anzi tempo.
Drammatiche alcune delle testimonianze dei giocatori dell'Ahly raccolte dalla tv del club. "Le forze di sicurezza ci hanno abbandonato, non ci hanno protetto. Un supporter mi e' appena morto davanti agli occhi negli spogliatoi", ha urlato al telefono il veterano Mohamed Abou-Treika implorando che venissero mandati aiuti. Dopo poco l'esercito ha inviato due elicotteri per evacuare dallo stadio giocatori e tifosi della squadra ospite, intrappolati nello stadio.
La stessa Tv locale ha poi riferito che anche al Cairo si stavano verificando episodi analoghi durante il match tra Zamalek e Ismaily, ma dove fortunatamente non ci sono state vittime. Intanto la Federazione calcio egiziana ha sospeso tutte le gare di campionato mentre il parlamento ha convocato la camera in seduta straordinaria domani mattina per capire come e perché si sia consumata una tragedia in un paese che faticosamente sta cercando di tornare alla normalità.