Scontri Roma- Lazio, Coppa Italia 2011: 6 arresti ed oltre 50 denunce

Sei arresti, 56 denunce e provvedimenti di Daspo per 57 persone: questo il resoconto giudiziario di un derby che dovrebbe far parlare solo di sport. Quello che è successo prima e dopo il derby fuori dallo stadio tra tifosi e forze dell'ordine non ha nulla a che vedere con il calcio. Chi ama davvero questo sport comincia ad essere stufo di dover pagare le intemperanze di chi del calcio non ha rispetto.
Episodi che fanno rabbia: poco conta la fede calcistica quando si parla di un ragazzo di appena 15 anni, tifoso della Lazio, accoltellato ad un gluteo. Smpre nel pre-partita un sasso lanciato contro il pullman della Lazio all'altezza del Ponte Duca D'Aosta e il dirigente accompagnatore Manzini del club biancoceleste ferito al volto. Uno che il calcio lo vive da tanti anni, uno innamorato dello sport e della lealtà al quale un episodio del genere avrà fatto male più del taglio sulla fronte.
Poi c'è la partita, c'è chi vince e chi perde, ma gli scontri al di fuori dello stadio proseguono anche dopo. La tensione sempre sul ponte Duca D'Aosta quando un gruppo di tifosi comincia a lanciare bottiglie e petardi verso le forze dell'ordine. Vengono creati i cordoni, i facinorosi vengono fatti indietreggiare e qualcuno di loro viene fermato: alla fine saranno circa una quarantina solo in quella circostanza.
In mezzo ci sono 90 minuti di passione e di emozioni, 22 giocatori in campo che danno tutto per vincere una partita. Questo è il calcio. Sul terreno di gioco Roma- Lazio finisce 2-1, anche se in certe occasioni è difficile parlare di sport. Certo, dopo questi nuovi fatti, c'è da interrogarsi seriamente sull'utilità della Tessera del Tifoso, che rischia di diventare un vero e proprio oggetto del mistero.