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Scontri Italia-Serbia: per la Figc non si deve rigiocare

Il direttore generale Antonello Valentini risponde alla richiesta della federazione serba che vorrebbe che si rigiocasse il match.
A cura di Jacopo Giove
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Intervistato da "Radio Anchi'io lo Sport" il direttore generale della Figc Antonello Valentini risponde alla federazione serba che vorrebbe rigiocare la partita dopo gli scontri di Italia-Serbia: "Uno dei capisaldi di tutti gli ordinamenti sportivi del mondo è la responsabilità oggettiva. Anche noi subiremo qualche consegenza ma rigiocare il match, magari anche a porte chiuse, sarebbe un incredibile regalo ai serbi. Se l'arbitro sentiva che non c'erano le misure di sicurezza necessarie per tutelare i giocatori, il pubblico e gli ufficiali di gara credo sia stata la decisione giusta. Sicuramente è stata una pagina triste ma i nervi saldi della nsotra polizia hanno impedito gravi incidenti, perchè i tifosi serbi avevano già devastato il centro cittadino visto che molti di loro erano ubriachi".

La Uefa adesso dovrà decidere, probabilmente il 28 ottobre: "Hanno chiesto una relazione alla federazione serba mentre a noi non hanno chiesto niente. Abbiamo comunque inviato le immagini. Il primo giudizio si baserà esclusivamente sl referto dell'arbitro ma poi potrebbe esserci un secondo grado di giudizio. Il tempo c'è visto che trattandosi di nazionali non c'è l'urgenza del calendario. Una cosa però è certa, ovvero che essendo la serbia fuori dall'accordo di Schengen toccava alla polizia serba fermare i teppisti o quantomeno passare ogni informazione a quella italiana. Quindi ribadiamo, sarebbe sbagliatissimo rigiocare la partita".

Jacopo Giove

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