Sciopero Serie A, Cellino: hanno ragione i calciatori
Le sue esternazioni fanno e faranno sempre discutere: il patron del Cagliari, Massimo Cellino, ha deciso di esprimere la propria, personalissima opinione sullo sciopero calciatori, rilasciando delle dichiarazioni che non lasceranno certo interdetti gli addetti ai lavori.
Soprattutto sull'art.7, Cellino sembra non aver dubbi: «Quello che dicono sull'articolo sette è giusto. Io ero qui quando venne fatto il primo sciopero nella storia del calcio. Quella volta non c'era una ragione di scioperare perché loro si svincolavano per il parametro e chi ne traeva beneficio erano le grosse società a dispetto delle piccole con un danno per il calcio senza precedenti e uno pseudo vantaggio per i calciatori. Oggi penso che per ragioni di principio l'Aic abbia ragione». Ricordiamo che l'art.7 prevede che il giocatore abbia il diritto di allenarsi per il proprio club.
Cellino, quindi, sapeva benissimo che lo sciopero, alla fine, sarebbe stato attuato: «D'altra parte, tutto il torto non riesco a darglielo. Nel merito, io credo che si siano margini di trattativa, ma ormai sembra una questione di principio…». Una questione di principio che potrebbe portare a conseguenze piuttosto dannose sia per i club, che per i calciatori.