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Sciopero dei calciatori di Serie A: la prima giornata potrebbe saltare

“L’Assemblea di Lega ha respinto a larga maggioranza, 18 contro 2, l’intesa con l’Aic”, queste le parole del presidente Maurizio Beretta.
A cura di Mattia Sparagna
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L'Aic e la Lega di Serie A non hanno trovato l'accordo

La prima giornata di campionato è a rischio sciopero

Maurizio Beretta

Sembrava che l'accordo tra Lega e Assocalciatori fosse ormai raggiunto e che il pericolo di uno sciopero fosse scongiurato e invece la prima giornata della Serie A potrebbe saltare.

SPACCATURA INSANABILE? – La divisione tra l'Assemblea di Lega e l'AIC (Associazione Italiana Calciatori) sembra ormai irrecuperabile in questi giorni. Se le cose non dovessero cambiare la prima giornata slitterebbe a data da destinarsi e si proverebbe a far partire il campionato dalla seconda giornata del calendario. Questa situazione di caos è stata generata dalla quasi totale chiusura dell'Assemblea (18 contro 2) che non ha ammesso le modifiche apportate dall'AIC nell'accordo collettivo.

CELLINO E PERINETTI CON L'AIC – Solo il presidente del Cagliari e il Direttore Sportivo del Siena hanno appoggiato le richieste dei calciatori. I punti erano sostanzialmente due: l'articolo 4.2 che riguarda il contributo di solidarietà che secondo i club deve essere totalmente a carico dei giocatori, e l'articolo 7.2 che secondo la Lega deve prevedere l'assoluta autonomia dello staff tecnico di organizzare gli allenamenti dei giocatori. Pietro Leonardi, direttore del Parma, è uno tra i più adirati per la presa di posizione dei calciatori sui punti suddetti. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis invece tiene a sottolineare che "la questione è culturale e strutturale. La Federazione è da rifondare, è vecchia".

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