Sciopero calciatori, i capitani di Serie A minacciano la Lega
Dopo la scongiura avvenuta qualche mese fa, durante il regolare svolgimento dei campionati, i giocatori della Serie A tornano a fare la voce grossa e a minacciare il famigerato "sciopero" nel caso in cui non venga firmato il famoso contratto collettivo, punto di contrasto tra l'Aic (Associazione Italiana Calciatori) e la Lega.
I venti capitani hanno quindi pubblicato una lettera in cui ribadiscono la loro ferma intenzione a scioperare in caso di mancata firma, in questo comunicato rilasciato dall'Ansa:
In occasione dell'inizio della stagione agonistica con la partita della Supercoppa giocata ieri tra Milan ed Inter, i calciatori di serie A, come anticipato nei giorni scorsi dal presidente Aic Tommasi, vogliono portare a conoscenza dell'opinione pubblica la sconcertante situazione attualmente in atto per il rinnovo del contratto collettivo. Gli accordi conclusi tra la delegazione dell'Assocalciatori e la delegazione della Lega serie A e certificati dalla Figc nel mese di dicembre 2010 sono stati disattesi dall'Assemblea delle società con una scelta sorprendente ed inaccettabile. In conseguenza di ciò, permane oggi un inammissibile periodo di deregolamentazione che lede le nostre tutele non di carattere economico e che potrebbe, ai sensi della legge 91/81, mettere in dubbio la validità dei nostri contratti. Per quanto possa sembrare assurdo, l'Italia è oggi l'unico paese calcisticamente evoluto nel quale non esistono precise norme contrattuali in vigore per tutti i tesserati". "Riteniamo, quindi, che senza la firma dell'accordo collettivo – concludono i capitani di serie A – non sia possibile cominciare un nuovo campionato e, per questo motivo, siamo certi che la Lega serie A terrà fede agli impegni assunti sottoscrivendo il Contratto già siglato dall'Assocalciatori in data 30 maggio 2011.
Lo sciopero dei calciatori ritorna a tener banco, e la guerra sembra continuare imperterrita: Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, ha infatti affermato che "in Lega di A sono incapaci di tirar le fila di 20 persone e metterle d'accordo", ed ovviamente la risposta di Beretta, presidente della Lega Calcio, non s'è fatta attendere, definendo questo sciopero "senza senso". Il tutto è scoppiato dopo la finale di Supercoppa Italiana tra Milan e Inter.
Anche Gianluigi Buffon ha deciso di intervenire sulla faccenda, dichiarandosi "ottimista" sull'esito della querelle:
Come Aic, noi siamo sicuramente al fianco dell'Aic in questa iniziativa. Anche perché è il momento di non spaccarci, almeno tra noi calciatori. Noi speriamo che il campionato parta regolarmente, nelle date prestabilite.