Sciopero Calciatori, Beretta infuriato: Basta mezzucci, tutto ciò non ha senso
Continua imperterrito il tira e molla tra l'AIC (Associazione Italiana Calciatori) e la Lega Calcio, e la questione è sempre la stessa.
Lo sciopero dell'AIC, nonostante i continui rinvii, sta divenendo giorno dopo giorno, una realtà sempre più concreta, e il presidente della Lega, Maurizio Beretta, che già oggi ha glissato sulla lite Cassano-Garrone, dichiarando la Lega estranea alla vicenda, si è espresso anche sulla volontà dell'AIC, puntando il piede: «Abbiamo espresso al presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, il nostro sconcerto per il comportamento dell'Aic, che ha deciso di disertare l'incontro per il contratto collettivo. Abbiamo ribadito che si tratta di un comportamento grave, così come sono gravi e inopportune le parole del vice-presidente della Figc, Demetrio Albertini. Non accettiamo più i mezzucci tattici tendenti a sabotare l'accordo. D'altronde, se vuoi trovare un'intesa ti devi prima sedere intorno ad un tavolo. Bisogna essere in due per portare avanti la trattativa, loro non si sono presentati e dunque mi sembrano chiare le colpe».
Per Beretta, tra l'altro, lo sciopero non ha alcun motivo di esistere: «Sarebbe una decisione bizzarra, fuori dal mondo e senza ragioni. Soprattutto perchè maturata senza confrontarsi. Sarebbe una sconfitta per tutti i tifosi di calcio e anche alcuni giocatori la pensano così. Calciatori esausti? Certo, perché la trattativa non decolla. Se è vero che siamo d'accordo su sei punti, allora mettiamoci sedere e scriviamoli. Non so se ci sono margini».
Giuseppe Senese