Schick è il grande bidone della Serie A. Con lui nella top 5 c’è anche Berardi
Se non fosse per i tanti proclami fatti in estate che preannunciavano l’inizio di una stagione che a suon di gol, li avrebbe incoronati come i migliori della Serie A, su di loro, forse, non avremmo avuto queste grandi aspettative. Tra nuovi arrivati e vecchie conoscenze della Serie A, a nove giornate dalla fine, sono tanti i calciatori che non sono riusciti a lasciare il segno in campionato. Tra infortuni, scelte tecniche, caratteriali o addirittura tattiche, i calciatori che possiamo tranquillamente etichettare come flop assoluti di questa stagione sono tanti, ma ne abbiamo voluti isolare 5.
Ecco infatti una speciale classifica dei primi 5 calciatori che hanno avuto una stagione con più ombre che luci e che si sono distinti soprattutto per le tante panchine e per l’incredibile e mediocre numero di presenze in campionato, senza parlare dell’assenza di gol. Tra questi nomi, tanti sono stati anche degli investimenti mirati nel mercato estivo e altri avrebbero dovuto invece confermarsi senza però trovare il successo sperato dalla società.
Schick è il flop più eclatante della stagione
Diciamo pure che probabilmente il tormentato mercato estivo che l’ha visto protagonista tra giugno e luglio in cui, tra conferme e smentite, aveva firmato prima con la Juventus, per poi togliersi la maglia bianconera e accettare le lusinghe della Roma, l’abbia un po’ distratto. Un colpaccio che ha portato la dirigenza giallorossa a chiudere un affare in prestito oneroso dalla Sampdoria con obbligo di riscatto da complessivi 34 milioni più 8 di bonus, con il giocatore che ha firmato un contratto da circa 2,5 milioni di euro netti a stagione fino al 2021. Investimento ripagato? Neanche per sogno.
L’unico squillo di Patrik Schick in stagione, è infatti arrivato all’Olimpico in Coppa Italia dove l’attaccante ceco ha realizzato, per ora, il suo unico e solo gol con la maglia della squadra della lupa. Deludenti invece le prestazioni tra campionato e Champions dove, nel 4-3-3 di partenza di Di Francesco, non è mai riuscito a trovare posto, venendo considerato poi, da DiFra, come il sostituto naturale di Dzeko che, nonostante il minor numero di gol realizzati quest’anno rispetto allo scorso, è imprescindibile nel gioco dell’ex tecnico del Sassuolo. Per Schick in Serie A, 13 presenze e 546’ giocati senza realizzare neanche un gol.
Infortunato e mai decisivo con la Spal Borriello
Il tormentato addio al Cagliari con tanto di lettere strappalacrime, rimpianti dei tifosi dopo la precedente stagione condita da diversi gol in Sardegna e il ricordo di un calciatore che in Serie A sembrava essersi nuovamente rilanciato, non è stato poi così positivo come sperava il pubblico della Spal: la sua nuova squadra.
E pensare che Marco Borriello si era presentato con la fama di uno che a Ferrara avrebbe fatto davvero sognare i tifosi biancoazzurri entusiasti del ritorno in A, dopo diversi anni, della propria squadra del cuore. E invece di Borriello si ricorda soltanto il primo gol con la maglia della Spal, contro l’Udinese, e niente più. Una caduta libera dell’attaccante che ha costretto Semplici a rivedere completamente l’assetto della sua squadra e soprattutto del reparto d’attacco che, a sorpresa, ha poi trovato in Mirco Antenucci il suo bomber di scorta, esperto, forte e determinato come non lo sono stati Paloschi e Floccari.
Per Borriello, 35 anni, solo 1 gol quindi in 14 presenze e 683’ giocati. Davvero un investimento errato per la Spal che ora, in un momento delicato per la lotta salvezza, sta rinunciando all’attaccante, fermo per infortunio, da ben 11 gare.
Ounas è un fantasma anche nella panchina del Napoli
Andare al Napoli per giocarsi un posto con Insigne, Mertens e Callejon e con Sarri in panchina, è quasi una condanna per qualunque altro calciatore provi ad inserirsi per un posto da titolare nel tridente offensivo degli azzurri. Verdi a gennaio ha rifiutato, lo scorso anno Giaccherini è rimasto a guardare e l’unico calciatore ad aver accettato ‘la sfida’ è stato Ounas. L’ex esterno alto del Bordeaux, arrivato in Italia per una cifra vicina ai 10 milioni di euro, è stato impiegato, come già prevedibile in estate, davvero con il contagocce.
Il franco-algerino ha infatti totalizzato in tutto il campionato soltanto 6 presene più 3 in Champions e 1 in Europa League, ma anche 2 in Coppa Italia, per un totale di 12 stagionali. Ovviamente nessun gol realizzato in Serie A e solo uno in Europa League più 1 assist in campionato. Per il resto poco o niente in 332’ giocati. E non è un caso se al posto di uno dei 3 esterni, quando costretto a sostituirli, Sarri abbia optato per la soluzione Zielinski.
L’ennesimo flop Roma è Defrel
Con l’arrivo di Schick, quello di Cengiz Under e le conferme di Dzeko, El Shaarawy e Perotti, la Roma, durante il mercato estivo, ha deciso di accontentare ancora Di Francesco acquistando uno dei suoi pupilli al Sassuolo. Stiamo parlando di Gregoire Defrel che però, tra infortuni ed esclusioni per scelte tecniche, non verrà mai ricordato in questa stagione.
Lanciato dal Cesena in Serie A, Di Francesco ha provato più volte a testarlo sia come esterno d’attacco nel 4-3-3 che come punta al posto di Dzeko (pochissime volte). Forse proprio quest’ultimo ruolo sarebbe stato più felice di interpretare dato che da esterno spesso sembrava spaesato e poco incisivo quando c’era da puntare l’avversario. Un calciatore di cui non si possono certo ricordare gol e assist tra campionato e coppe.
Un investimento da 5 milioni per il prestito, 15 per il riscatto, obbligatorio a date condizioni, e 3 di bonus che però non ha dato assolutamente i suoi frutti. L’attaccante è stato impiegato soltanto 13 volte in campionato realizzando 1 gol nella vittoria per 5-2 all’Olimpico contro il Benevento.
Berardi chi?
In estate si era parlato tanto di un suo possibile passaggio all’Inter, con la Juventus rifiutata da tempo e con l’ombra della Roma di Di Francesco che avrebbe voluto portare il suo pupillo in giallorosso. Ma Domenico Berardi non ha voluto, è rimasto fedele alla sua squadra, a quel Sassuolo che lo ha accolto da giovanissimo e che lo ha fatto consacrare nel grande calcio professionistico. Berardi però, tra infortuni misteriosi o reali, prestazioni davvero che lasciavano molto a desiderare e la difficoltà di dover giocare con una squadra tutta nuova, con alcuni senatori andati via e soprattutto al termine del ciclo Di Francesco, con Iachini in panchina, non si è mai distinto come tutti avrebbero voluto.
Soltanto 2 gol in Serie A, ben pochi se si pensa al comunque ottimo Europeo Under 21 giocato a giugno con Di Biagio in panchina. Una stagione da flop totale che sta peggiorando, se vogliamo quella scorsa dove lo stesso non aveva brillato. Squinzi continua a blindarlo, ma la sensazione adesso, è che il suo valore sia calato vertiginosamente. Ad oggi ha una valutazione di mercato pari a 23 milioni di euro rispetto ai 25 del mese di giugno.