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Schick-Dzeko: il Chievo non è il Liverpool, ma questa Roma sembra pronta all’impresa

Di Francesco prova i due attaccanti dal primo minuto ed entrambi vanno subito a segno. A riposo, Florenzi, Manolas e Under in un turn-over in chiave Champions, con un assetto che ha comunque convinto. Anche il rigore parato da Alisson appare come una iniezione di fiducia che mancava.
A cura di Alessio Pediglieri
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Missione compiuta in chiave Champions: gol, tenuta difensiva, gioco e occasioni gestendo e senza soffrire. Senza dimenticare un rigore parato a Inglese da parte di Alisson. Tutti elementi che fanno ben sperare in vista el return-match contro il Liverpool all'Olimpico. Di Francesco ha mischiato le carte ma ha tratto forti sensazioni positive, ‘good vibrations' giallorosse con Schick, Dzeko (2 reti) e El Shaaeawy a segno. Terzo posto ancora in cassaforte e ora tutti a cercare l'impresa. Chi non ci crede, resti a casa.

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Una sola squadra in campo è scesa all'Olimpico: la Roma. Il Chievo è rimasto a guardare. Al di là della vittoria dei giallorossi, la prestazione dei clivensi è stata da cancellare subito, lasciando subito spazio ai giocatori di Di Francesco bravissimi a chiudere subito la pratica nel primo tempo, tornando immediatamente a pensare al Liverpool. E proprio al match di ritorno contro gli inglesi sembra essere stata impostata la partita di campionato.

Di Francesco sa che in Champions, nella gara di ritorno dell'Olimpico servirà solamente fare gol, possibilmente subito, creando pressione non solo psicologica ma anche concreta verso il Liverpool. Contro il Chievo l'impostazione della partita è stata la medesima al di là della consistenza tecnica differente dell'avversario di fronte.

Pronti via, la Roma ha creato, segnato, gestito. Prove generali importanti, andate a buon fine: il risultato acquisito sul campo (utilissimo per tenere ancora per un turno a bada sia la Lazio che l'Inter in classifica) darebbe la qualificazione alla finale di Kiev. Dunque, missione compiuta: se simulazione doveva essere, è andata a buon fine. Anche nelle scelte tecniche e tattiche.

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Dovento affrontare gli inglesi con il piglio di chi dovrà compiere l'ennesima impresa, la Roma è scesa in campo con un assetto offensivo ‘pesante': Schick e Dzeko in campo dal primo minuto, due ‘arieti' coadiuvati dalla velocità di El Shaarawy, mentre in mediana il solito lavoro di Nainggolan e De Rossi, con Pellegrini in aggiunta.

In difesa si è subito pochissimo. Nel primo tempo solo due tiri contro, di cui uno in porta, con la linea davanti ad Alisson che è apparsa sicura e perfetta: Kolarov e Peres sulle ali, Fazio e Juan Jesus centrali. A riposo Manolas, Florenzi e Under tre elementi che a Liverpool avevano giocato da titolari.

Nella ripresa è arrivato anche il rigore parato da Alisson a Inglese per un intervento in area di Juan Jesus e il gol segnato da El Shaarawy a secco da troppo tempo. Una doppia iniezione di fiducia che serviva soprattutto al reparto arretrato preso a pallonate ad Anfield e che all'Olimpico dovrà dimostrarsi impeccabile. Di Francesco ha potuto optare per un turn-over e fare nuove scelte da verificare in caso di bisogno: la Roma sembra pronta, il Chievo sparring partner ha dato segnali più che confortanti.

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