Scappatelle e minacce, Lennon nei guai
Una brutta storia che arriva dall'Inghilterra: il tecnico Neil Lennon, attualmente alla guida del Bolton Wanderers nella Championship inglese (l'equivalente britannico della nostra Serie B), è stato chiamato in causa dal quotidiano inglese The Mirror per delle presunte minacce, finanche con un coltello alla gola, verso una donna che sarebbe stata anche la sua amante.
Una vicenda tutta da definire, ma che il quotidiano britannico attribuisce per reale: la donna, chiamata Kim con un nome di fantasia, sarebbe stata l'amante dell'ex-tecnico del Celtic oggi alla guida dei Trotters, fin quando non avrebbe deciso di rivelare la verità alla moglie del tecnico nordirlandese: a quel punto, stando a quanto riportato dalla donna sulle colonne del The Mirror, Lennon sarebbe arrivato a minacciarla (a voce) finanche con un coltello, affinché non riportasse la notizia alla propria compagna.
"Neil Lennon ha rovinato la mia vita. Diceva di amarmi e mi ha fatto sentire parte della sua vita", ha detto la donna intervistata dal The Mirror, "ma proprio come aveva mentito alla moglie Irene, stava facendo la stessa cosa con me. Quando l'ho scoperto, è diventato un mostro. Mi ha fatto temere per la mia vita, mi ha messo contro grandi avvocati ed ho trovato un ufficiale giudiziario alla mia porta che mi chiedeva del mio comportamento. Ma nessuno è così potente da nascondere la verità".
Era già accaduto che Lennon fosse "beccato" a tradire sua moglie: nel 2006, la cantante Jennifer Jonsen era rimasta incinta di lui, nello stesso periodo in cui lo era anche la moglie Irene. All'epoca dichiarò: "Mi dispiace per tutto il dolore che ho causato, questa è stata la cosa più stupida di tutta la mia vita. Amo Irene, è lei la donna della mia vita". Ma a quanto pare Lennon ci sarebbe ricascato. La minaccia del coltello alla gola non è mai stata messa in atto, rivela sempre il The Mirror, ma sarebbe venuta fuori a parole. Lo stesso Lennon avrebbe poi spiegato che non avrebbe mai messo in pratica la minaccia. Ma la storia rischia ora di distruggere, se confermata, la carriera del giovane tecnico nordirlandese.
