Scandalo FIFA, Platini si difende: “I soldi ricevuti erano da contratto”
Il procedimento penale verso Joseph Blatter sta avendo ulteriori sviluppi. Se da una parte, infatti, le autorità elvetiche hanno dato la notizia dell'apertura di un processo penale verso il presidente della FIFA, accusato di cattiva gestione fraudolenta ed appropriazione indebita, dall'altra la vicenda continua ad allargarsi anche ad altre persone: l'ultimo ad essere stato accostato a questa vicenda è Michel Platini, presidente della UEFA, il quale avrebbe ricevuto secondo le autorità elvetiche un pagamento irregolare di circa due milioni di franchi svizzeri nel 2011.
Vicenda che però lui stesso, Platini, ha tenuto subito a chiarire attraverso una nota ufficiale. "Per quanto riguarda il pagamento a me destinato", si legge nella nota, "tengo a precisare che tale importo si riferisce al lavoro che ho svolto nell'ambito di un contratto con la FIFA. Sono stato contento di essere stato in grado di chiarire la questione con le autorità. Sono sempre stato disponibile ad aiutare gli organi e le autorità competenti nel loro lavoro investigativo e per questo ho collaborato pienamente". Le autorità avevano prontamente interrogato il presidente della UEFA come persona informata sui fatti, oltre ad effettuare perquisizioni presso la sede della FIFA sequestrando dati ed atti.
Intanto le indagini proseguono e si incentrano sempre più su Blatter: secondo le autorità svizzere, nel 2005 il presidente della FIFA avrebbe firmato un contratto con la Caribbean Football Union, il cui presidente era Jack Warner, sebbene andasse contro gli interessi della FIFA. Un'azione che quindi avrebbe violato i suoi doveri fiduciari nei confronti dell'organizzazione calcistica internazionale stessa. La vicenda, insomma, è ben lontana dall'essere chiarita. E c'è da scommettere che nelle prossime settimane verranno fuori nuovi particolari relativi a queste vicende dai contorni sempre più cupi.