Scandalo Fifa, gli Usa chiedono l’estradizione degli arrestati alla Svizzera
Si torna a parlare dello scandalo che poche settimane fa ha letteralmente travolto la FIFA. Il Consiglio federale della giustizia elvetica (Foj) ha annunciato infatti che Gli Stati Uniti hanno formalmente richiesto alla Svizzera l'estradizione dei sette alti dirigenti del massimo organo calcistico internazionale finiti in manette il 27 maggio scorso con la pesante accusa di corruzione. La richiesta è arrivata nella tarda serata di ieri, tramite l'ambasciata degli USA a Berna, e perfettamente nei tempi previsti dall'accordo bilaterale tra i due Paesi. I sette sono attualmente detenuti a Zurigo e avrebbero già esternato il loro no all'estradizione. Il rischio concreto per loro è quello di 20 anni di carcere per la presunta corruzione che avrebbe appunto visto coinvolti massimi dirigenti in vicende avvenute in un periodo di ben 24 anni. Nello scorso maggio il Dipartimento di Giustizia americano ha infatti pubblicato un atto d'accusa per ben 14 funzionari, in merito alla concessione dei diritti tv su competizioni internazionali in programma in America. Ancora 14 giorni di tempo per i 7 per opporsi formalmente alla richiesta di estradizione prima di appellarsi al Tribunale penale superiore del Paese elvetico.
Nel frattempo è tornato a parlare il dimissionario patron della FIFA Sepp Blatter. Il dirigente sportivo in un'intervista ai tedeschi di "Bunte", ha ancora una volta ribadito la sua estraneità allo scandalo che ha portato all'arresto di numerosi colleghi: "Non sono corrotto. Ma capite che parola usano per me? Chi mi accusa di essere corrotto deve prima dimostrarlo. Nessuno può farlo perché io non sono corrotto. Accetto volentieri le critiche costruttive e corrette ma quando viene detto che Blatter è corrotto perché la Fifa è corrotta, allora no. Chiunque afferma questo senza prove meriterebbe la prigione. Un giorno andrò in Paradiso. Sono una persona religiosa e prego molto. Ho una croce d’oro benedetta da Papa Francesco".