Scandalo Fifa, Lynch: “I dirigenti hanno corrotto il calcio per 20 anni”

Lo scandalo che ha coinvolto la Fifa oggi è senza precedenti per un organismo sportivo mondiale. Alcuni dei principali dirigenti sono stati beccati con le mani nel sacco. Il caso più clamoroso, acclarato, è quello del vicepresidente Jack Warner pretese 10 milioni di euro al governo sudafricano per l’organizzazione del Mondiale 2010. La situazione è già delicata di per sé, ma le rogne non vengono mai da soli. Perché tra pochi giorni si svolgerà il Congresso della Fifa per la rielezione di Blatter, che non è stato affatto toccato dall’indagine. Il capo della comunicazione Fifa, Walter De Gregorio, ha naturalmente parlato delle difficoltà della Fifa, ma ha anche detto che Blatter se sarà rieletto non mollerà la sua poltrona: “La Fifa è parte lesa in questa vicenda è nel nostre interesse che tutti i dubbi vengano dissipati. Le elezioni del presidente si terranno regolarmente. Le edizioni 2018 e 2022 si giocheranno regolarmente in Russia e Qatar. La Fifa collaborerà con le autorità americane. Il presidente non è implicato al momento. Il Congresso si terrà regolarmente, perché questa indagine non è relativa al congresso. Per la Fifa è un momento difficile. Blatter se sarà rieletto sarà il presidente per i prossimi anni. Blatter è calmo, non ho detto che sia felice e sta ballando nel suo ufficio. Non posso confermare nomi e numero delle persone arrestate.”

“Hanno corrotto il calcio degli ultimi 20 anni” – Nel pomeriggio c’è stata la conferenza stampa del Procuratore Generale degli Stati Uniti. Lynette Lynch in parole povere ha detto che i dirigenti della Fifa per vent’anni hanno incassato milioni di dollari di tangenti: “Questo non è il capitolo finale della nostra indagine. Si tratta di una corruzione dilagante, sistemica e che affonda le sue radici all’estero e qui negli Stati Uniti. Coinvolge almeno due generazioni di dirigenti che hanno abusato delle loro posizioni per oltre 20 anni per intascare milioni di dollari in tangenti. Vogliamo che il calcio resti libero: abbiamo arrestato i dirigenti Fifa per evitare casi di frodi internazionali. Il presidente della Concacaf ha incassato 10 milioni di dollari illegalmente, in molti casi attraverso incontri qui negli Stati Uniti e due arrestati si sono già dichiarati colpevoli. Sradicheremo la corruzione dal calcio mondiale: hanno corrotto il sistema per arricchire sé stessi. Blatter al momento non è indagato. Abbiamo ringraziato le autorità svizzere per la collaborazione, il passo successivo sarà che le persone arrivino negli Stati Uniti per difendersi e presentare le proprie posizioni in tribunale.”

Le parole del capo dell’Fbi – Alla conferenza ha partecipato anche James Comey. Il direttore dell’Fbi garantisce che questa è solo la prima parte del lavoro, perché la corruzione è ancora notevole, e ci vuole ben altro per estirparla del tutto: “Come affermato nell’indagine, i sospettati hanno incoraggiato una cultura di corruzione e avidità che ha creato un campo di gioco iniquo nello sport più grande del mondo. Pagamenti segreti e illeciti, tangenti e mazzette sono diventate il modo di fare affari nella Fifa quando i leader di un’organizzazione arrivano a ingannare gli stessi membri che dicono di rappresentare, allora devono rispondere. Questo caso non si basa sul calcio e sul rispetto delle leggi. I tifosi, i giocatori, gli sponsor non dovrebbero preoccuparsi di funzionari che corrompono lo sport. Questo è solo l’inizio non la fine del nostro lavoro per estirpare il male dal calcio.”

Gli arrestati – All’alba sono stati arrestati a Zurigo sette dirigenti della Fifa che stavano partecipando alla convention per la rielezione di Blatter. Essi sono: Jeffrey Webb (Gbran Bretagna, vicepresidente Fifa e numero uno Concacaf), Eduardo Li, Julio Rocha (responsabile dello sviluppo Fifa), Costas Takkas (Ufficio di presidenza della Concacaf), Eugenio Figueredo (vicepresidente Fifa, ex presidente Conmebol), Rafael Esquivel (presidente Federcalcio venezuelana) e José Maria Marin (fino a un mese fa presidente della Federccalcio del Brasile).