Scandalo Fifa, Blatter accerchiato. Il mondo del calcio si spacca
Le accuse di corruzione e frode, il blocco dei conti della Fifa. L'assegnazione dei Mondiali in Russia (2018) e Qatar (2022) finita nel dossier che ha scatenato il ciclone abbattutosi con l'arresto di sette alti funzionari della Federazione e il presidente Blatter accerchiato dall'inchiesta. Soprattutto adesso che anche l'ex vice, Jack Warner (già numero uno della Concacaf dal 1990 al 2011), si è consegnato alla polizia di Port-of-Spain (Trinidad & Tobago), tornando libero dopo poche ore dietro pagamento di una cauzione di 2.5 milioni di dollari. Sepp prova a resistere e mantiene la candidatura per il quinto mandato, mentre Platini – numero uno della Uefa – ha chiesto senza fortuna le sue dimissioni, prima di invitare tutte le Federazioni a votare per il principe giordano Alì Al Hussein.
Il presidente della Figc Tavecchio è uscito allo scoperto dimostrandosi pronto a "ripudiare" Blatter schierandosi dalla parte di Platini. Queste le sue parole che fugano ogni dubbio sulla posizione dell'Italia: "Dopo i fatti accaduti che hanno turbato il mondo del calcio, non possiamo non considerare le scelte dell'UEFA e del presidente Platini che hanno conquistato una grande unitarietà e adeguarci ad esse". Da un lato dunque c'è la Confederazione asiatica (Afc) che – attraverso una nota ufficiale – ha confermato il suo appoggio all'attuale presidente uscente, s'è detta favorevole "a un'azione indipendente attraverso il Comitato Etico della Fifa" per combattere la corruzione e, al tempo stesso, contraria a ogni ipotesi di rinvio delle elezioni.
Sul fronte opposto – ma questa non è una novità – c'è, Greg Dyke: il massimo esponente della Football Association (la Federazione inglese) ha chiesto con decisione le dimissioni di Blatter. Un atto che definisce dovuto in seguito agli sviluppi dell'inchiesta che ha portato all'arresto per corruzione di alti funzionari. "Lui ha dichiarato che è arrivato il momento di ricostruire quel tessuto di fiducia sfilacciato nei confronti della Fifa – ha ammesso Dyke -. Ma questo non può accadere fino a quando Blatter sarà ancora al timone della Federazione". Non c'è alcuna possibilità di mediazione al punto che lo stesso presidente della FA paventa, in caso di mancate dimissioni, "una terza via perché il danno all'immagine della Fifa è così grande che non c'è futuro con Blatter ancora in sella".