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Scandalo Eldense, Fernandez piangeva per finta: sospetti di combine su altre 4 partite

Il calciatore, in lacrime dopo la sconfitta per 12-0 con il Barça B, nei guai assieme a un compagno di squadra e a 2 italiani: secondo gli inquirenti scommettevano sulle gare ‘aggiustate’ riscuotendo somme da un minimo di 200 mila a un massimo di 500 mila euro.
A cura di Maurizio De Santis
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Mikey Fernandez era il calciatore della Eldense che versava lacrime di delusione e amarezza dopo le 12 reti incassate nella sfida contro il Barça B. I calciatori catalani mostrarono nei suoi confronti e di altri compagni di squadra grande rispetto, abbracciandoli e provando a incoraggiarli nonostante quel risultato umiliante ne avesse scalfito l'orgoglio. Poche ore dopo, lo stesso Fernandez avrebbe postato sul proprio account di Twitter un messaggio di scuse (con tanto di foto che lo ritraeva in preda a una crisi di pianto) che raccontava "il giorno più duro della sua vita calcistica". Ebbene, alla luce di quanto emerso nelle ultime ore, a cominciare dalle dichiarazioni rese da Cheikh Saad – il calciatore che aveva parlato di combine ed era stato emarginato dall'allenatore al quale "avrebbe spaccato la faccia se lo avesse schierato" – fino alle indagini svolte dalla polizia dopo la denuncia del presidente del club, quella di Fernandez era solo una sceneggiata.

Il messaggio postato su Twitter da Mikey Fernandez
Il messaggio postato su Twitter da Mikey Fernandez

Cinque persone coinvolte, chi sono i 2 italiani

Un'opera perfetta di recitazione, tutta una finzione. Reale, invece, è stata la notte trascorsa in cella. Reale è stata la deposizione davanti al giudice che in Tribunale ha visto sfilare anche altri componenti della formazione di ‘Segunda B': Nico Chafer, compagno di squadra; l'allenatore, Fran Ruiz, e i due italiani coinvolti nella vicenda. Chi sono? Si tratta di Filippo Vito Di Pierro, tecnico senza patentino del club di Elda, e Nobile Capuani, il dirigente legato a Di Pierro e al tempo stesso l'uomo di fiducia della cordata d'investitori del Belpaese che dallo scorso mese di gennaio è divenuta proprietaria della società valenciana.

Dirty Soccer. A capo della "cordata" ci sarebbe stato invece Ercole di Nicola, già accusato di avere legami con la ‘Ndrangheta ed ex ds dell'Aquila: il suo nome emerse anche nel 2015 nell'operazione "Dirty Soccer" della polizia italiana.

Sospetti di combine su 5 partite

Fran Ruiz è stato rimesso in libertà senza imputazioni, quanto a Fernandez, ai calciatori e i due italiani la vicenda è tutt'altro che conclusa considerato che al momento nemmeno sono stati rinviati a giudizio. O, forse, non ancora perché su di loro pesa comunque il grave sospetto e la pesante responsabilità di aver lucrato attraverso il sistema delle scommesse su ben 5 partite della Eldense (quella col Barça B e altre quattro attualmente al vaglio degli inquirenti).

Le puntate da 200 mila a 500 mila euro

Su ogni match i soldi ‘investiti' per accomodare l'incontro e poi passare all'incasso variavano da un minimo di 200 mila euro a un massimo di 500 mila (secondo le stime di Radio Cadena Cope). Movimenti di denaro e promiscuità di traffici avrebbero fatto il paio con rapporti con la malavita organizzata.

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