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Scamacca, 5 curiosità sull’imponente attaccante del Sassuolo

Il gigante ex Psv appena arrivato in Italia dopo due anni trascorsi nella ‘cantera’ olandese ora aggregato alla Primavera degli emiliani potrebbe ben presto rivelarsi uno degli investimenti di maggior successo del Patron Squinzi. Nel 2015 beffò Donnarumma al Viareggio: “Voleva dribblarmi ma io lo conosco…”
A cura di Salvatore Parente
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Il Sassuolo, club notoriamente attento ai giovani italiani di qualità, non si è fatto sfuggire, nell’ultima sessione del mercato invernale, il talento del Psv Eindhoven Gianluca Scamacca. Il romano, da due anni nella cantera degli olandesi, infatti, rappresenta una delle tante speranze di calciatori nostrani futuribili per una maglia nella Nazionale azzurra che si stanno mettendo in mostra in questi mesi. Senza però divagare troppo sull’avvenire di questo ottimo prospetto, peraltro autore già, nella sua giovane carriera, di tante reti fra le categorie giovanili vediamo le cinque curiosità più interessanti sul bomber capitolino.

Caratteristiche tecniche, punta agile e forte

Il baby bomber ex Psv è un’autentica forza della natura con un fisico poderoso ed una tecnica di base non male. Basti pensare che, all’epoca delle giovanili della Roma, il ragazzo veniva comparato, forse in maniera un po’ esagerata, a Zlatan Ibrahimovic. Un paragone difficile ma con qualche evidente assonanza con l’icona svedese del Manchester United. Scamacca, infatti, è in grado grazie ai suoi 195 centimetri di agire da prima punta, lavorare per i compagni ed, allo stesso tempo, finalizzare le azioni offensive con un dribbling niente male ed un tiro molto forte e preciso. Un prospetto, insomma, da tenere d’occhio e su cui il Sassuolo ha deciso di puntare (600mila euro il suo costo) per tentare di costruire l’attacco futuro proprio su di lui.

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La beffa a Donnarumma nel Viareggio 2015

I bomber, i cannonieri, quelli, insomma, che vivono per il gol e la gioia della rete non possono non ricordare le loro migliori marcature fra parabole ingannevoli, lob, cucchiai e rovesciate varie. A questa norma non scritta non sfugge nemmeno il talentino del Sassuolo che, in recenti interviste, ha dichiarato di aver messo a referto la sua miglior segnatura con la Roma contro il Monza in un Playoff della categoria Giovanissimi Nazionali 2013/14.

Una rete d’artista del calcio con tunnel all’avversario diretto defilato sulla sinistra e tiro a giro all’incrocio dei pali prima poi di andare a vincere contro la Juventus il campionato nazionale di categoria. Infine, in questa sorta di memorie amarcord di Scamacca, parliamo del torneo di Viareggio 2015. In quella occasione, il numero 19 del Psv beffò niente meno che Gigio Donnarumma in un incontro fra i rossoneri e gli olandesi vincendo un contrasto con l’attuale numero 1 meneghino in uscita improvvida e regalando un prezioso assist per il gol partita di Hiwat per l’1-2 finale.

C’era questa palla lunga, lui esce: voleva dribblarmi, ho allungato il piede, gli ho tolto palla, e ho fatto segnare un compagno a porta vuota. Lui è un fenomeno, il migliore: ha questa struttura fisica enorme, ma è fortissimo anche tra i pali, bravo con i piedi.

La scheda di Scamacca (fonte Transfermarkt)
La scheda di Scamacca (fonte Transfermarkt)

Da amante del basket a calciatore

Per Gianluca Scamacca, l’Olanda ha rappresentato un’altra vita, un nuovo inizio. È stato, infatti, il primo italiano della storia del Psv Eindhoven. Fin dal primo giorno, ha apprezzato tutto della cultura olandese, l’ambiente, le strutture, gli allenamenti. A parte forse la lingua, dato che non parlava granché neanche l’inglese. Ma ciò che ha contraddistinto maggiormente la vita di Scamacca, è stato il suo grande amore per il basket. Grande cultore di questo sport di cui ne era letteralmente innamorato: "Non mi divertivo però, scendevo sempre in strada con gli amici e giocavo solo a calcio, che mi trasmetteva altre emozioni mai provate col basket”. Una passione, diventata poi un punto di partenza, che lo portò ad entrare negli allievi della Roma dopo una parentesi alla Lazio.

Il suo grande maestro: Roberto Muzzi

Nel corso della sua avventura al Psv, sono stati tanti gli allenatori che hanno visto del talento in Scamacca e che hanno provato a migliorarlo in alcune situazioni in campo. Durante la sua parentesi al Psv, l’attuale calciatore del Sassuolo, svelò che Ruud van Nistelrooij, l’allenatore, era molto umile e disponibile. “Mi è sempre piaciuto il suo fiuto del gol, spesso gli chiedevo dei consigli". Ma il suo grande rapporto, Scamacca l’aveva con Roberto Muzzi, allenatore dei giovanissimi: "Con lui ho imparato gran parte delle cose che so. Mi prendeva in disparte e mi insegnava tecnica e mentalità: a lui debbo molto".

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Passato biancoceleste ma cuore giallorosso

Nonostante non faccia più parte del vivaio giallorosso, ancora oggi, tutte le volte che gli viene chiesto il suo sogno, il ragazzo cresciuto a Fidene, nella periferia nord della Capitale, risponde a tutti di voler prima o poi esordire allo stadio Olimpico con la maglia della Roma. Segno che, nonostante qualche stagione passata nel settore giovanile laziale, il suo cuore ha solo due colori: il giallo e il rosso.

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