Saúl Ñíguez, 150 milioni di clausola per restare a vita all’Atletico Madrid

Rinnovo del contratto per altri 5 anni, fino al 2026 rispetto alla scadenza del 2021, e clausola rescissoria da 150 milioni di euro. E' così che l'Atletico Madrid blinda Saúl Ñíguez, il ragazzino (allora aveva 13 anni) che ai tempi del Real Madrid veniva ‘bullizzato' dai compagni di squadra ("mi rubavano le scarpe, mi portavano via il cibo… mi punivano anche per delle cose che non avevo mai commesso") fino a decidere di attraversare il Manzanarre e bussare alla porta dei ‘colchoneros' nel 2008. Adesso, a 22 anni, è uno dei più forti centrocampisti nel panorama continentale nonostante l'Europeo Under 21 abbia avuto un esito agrodolce: scoppole in finale contro la Germania ma titolo di Scarpa d'Oro del torneo con 5 reti (di cui 3 sul groppone dell'Italia devastata dalle sue incursioni) e un rendimento stagionale sublimato in 9 gol e 4 assist in 53 partite.
Come sempre darò il massimo per ripagare la fiducia che mi è stata data. Voglio ringraziare tutti i miei compagni e lo staff tecnico per il sostegno che mi hanno dato ogni giorno, facendomi diventare il giocatore che sono – ha ammesso il calciatore, come riportato dal sito ufficiale -. Sono molto contento perché qui all'Atletico siamo una famiglia e non c'è un posto migliore dove poter stare.
La spina dorsale del club. Venti milioni in più rispetto alla precedente clausola rescissoria (80 milioni) è lo scarto, il lucchetto messo alla carriera del calciatore così da tenerlo in cassaforte rispetto alle mire di altri club. Saúl Ñíguez si aggiunge così alla lista dei giocatori che hanno da poco prolungato la propria intesa con l'Atletico Madrid – che ne ha fatto la spina dorsale della squadra e dell'identità ‘colchoneros' e che hanno un ‘codicillo' a tre cifre: si tratta di Koke (contratto fino al 2024, clausola da 150 milioni), Oblak (2021, 100 milioni), Griezmann (2022, 100 milioni) e Carrasco (2022, 100 milioni).