Sarri: “Il Coronavirus è un problema europeo. Francia come l’Italia se fa 3500 tamponi”
Nella conferenza stampa della vigilia di Lione-Juventus si è parlato anche del Coronavirus. Un'emergenza per il nostro Paese. I tifosi della Juventus non sono ben visti in Francia, i sindaci di due paesi Décines e Charpieu, due luoghi non banali perché tra quelle cittadine è stato costruito l'impianto del Lione, hanno protestato con forza. A tutti quelli che hanno polemizzato ha risposto Maurizio Sarri, che ha utilizzato dei dati molto precisi.
Sarri sul Coronavirus e sulle proteste francesi
A dei giornalisti che riportavano al tecnico della Juventus le proteste dei sindaci di Décines e Charpieu, Sarri ha risposto in modo davvero tranchant dicendo che se anche in Francia avessero fatto oltre 3000 tamponi, come è accaduto in Italia, probabilmente anche oltralpe sarebbe stato riscontrato un alto numero di contagiati:
Il coronavirus è un problema europeo, non italiano: da noi sono stati fatti 3.500 tamponi e abbiamo un certo numero di positivi. In Francia ne avete fatti 300 e ne avete molti meno, Se ne aveste fatti 3.000 di tamponi, magari avreste gli stessi positivi nostri. E' un problema europeo, i nostri tifosi hanno diritto di essere qui. Abbiamo di fronte un problema e tutti abbiamo il dovere di contenerlo in prima battuta e poi di risolverlo.
Lione-Juventus, le parole del presidente Aulas
Jean-Michel Aulas, il presidentissimo del Lione, intervistato da BFM TV ha parlato della richiesta di alcuni sindaci e di tanti cittadini di ‘vietare' la trasferta a Lione ai 3mila tifosi della Juventus, che voleranno mercoledì in Francia per l'ottavo di Champions League:
E' inutile in un momento di convivialità come questo, creare ulteriori ansie legate al Coronavirus. Se gli scienziati ci forniscono risposte chiare, atteniamoci a queste prese di posizione. Tutti i tifosi del Lione e della Juventus, potranno raggiungere lo stadio senza difficoltà.