Sarri: “Gli arbitri italiani non sono i migliori al mondo”

Cancellare Bologna e ripartire. Cancellare Bologna, non la lezione severa subita al Dall'Ara perché chi ambisce al primato non può permettersi partite come quella disputata dal Napoli contro la squadra di Donadoni. Approccio sbagliato, primo tempo orribile, intensità e agonismo sfumate, gioco e interpreti che s'illuminano a intermittenza, amnesie difensive che sembravano solo un brutto ricordo. La doppietta di Higuain non salva la faccia anzi rende ancora più amara la sconfitta scandita dal palo di Callejon (e da un'occasione fallita a pochi passi da Mirante) e dall'errore di Pepe Reina. "Sapevamo che a Bologna sarebbe stata dura – ha ammesso Sarri a Mediaset Premium – ma l'approccio alla partita non è stato di quelli buoni. La classifica non la guardo, è stata la stampa a fissare i nostri obiettivi. Devono essere i giornalisti a dirmi quindi cosa cambia con questa sconfitta perchè per noi non cambia nulla. Questa partita potrà anzi tornare utile".
"Gli arbitri italiani non sono i miglio al mondo". Così Sarri ha fatto riferimento alla prima rete segnata dal Bologna con Destro partito in posizione di fuorigioco millimetrica. "Non mi interessa giudicare però basta con il luogo comune che gli arbitri italiani sono i migliori al mondo. Mi hanno detto che il primo gol era in fuorigioco ma in una situazione di pochi centimetri ci sta che l’occhio umano sbagli. Ma in ogni caso non serve parlare di un singolo episodio, bisogna valutare tutta la gestione della gara".
Il fuorigioco millimetrico di Destro

Reina: "Mancata umiltà, mio errore decisivo"
Il portiere spagnolo non cerca attenuanti e così commenta le tre sberle prese sul muso sulla via Emilia. "E' mancata la giusta umiltà. Abbiamo subito due reti nei primi venti minuti, cosa che capita davvero raramente. Nel secondo tempo, durante il nostro momento migliore, ho sbagliato e quel mio errore ha chiuso la gara anche se i due gol di Higuain ci hanno restituito un po' di speranza nel finale".
Cancellare Bologna e ripartire, all'orizzonte c'è una sfida delicatissima con la Roma. "Per stare lì davanti bisogna crescere. Probabilmente la vittoria contro l'Inter ci ha fatto perdere quell’umiltà che finora ci ha aiutato. La Roma? Sarà una gara difficile, ma speciale per noi e per i tifosi. Nel calcio si gioca una partita alla volta, a dicembre non si raggiunge nessun obiettivo".