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Sarri e poi Higuain, il Napoli affronta il nodo rinnovi: i dettagli

La squadra partenopea punta a blindare tecnico e centravanti: il primo verso un biennale con ingaggio raddoppiato, l’argentino punta all’abbassamento della clausola con contratto fino al 2020 a 7 milioni a stagione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il Napoli stringe i tempi per i rinnovi di Maurizio Sarri e Gonzalo Higuain, due tra i principali artefici della straordinaria stagione azzurra. L'obiettivo della società di patron De Laurentiis è quello di chiudere al più presto per entrambi, e concentrarsi così sulla campagna acquisti per rinforzare la squadra in vista degli impegni di campionato e Champions League, senza dimenticare ovviamente la Coppa Italia, vinta per due volte negli ultimi quattro anni da Mazzarri e Benitez.

L'incontro con il tecnico è previsto già nelle prossime ore. Il contratto è in scadenza, ma esiste l'opzione per il prolungamento automatico purché esercitata entro il 31 maggio. Sarri vuole ovviamente restare, così come vuole anche il patron e la piazza, ma a nuove condizioni: probabile il raddoppio dell'ingaggio, che dai 750mila euro attuali (ai quali però si aggiunge il bonus per l'arrivo in Champions League, pari ad 800mila euro) passerebbe ad 1,5 milioni di euro, nonché il raddoppio degli anni, ovvero la scadenza al 30 giugno 2018. De Laurentiis vuole confermare anche la clausola di opzione per il rinnovo, richiesta che sembra accettabile dalle parti.

Diversa la questione Higuain: il Pipita adesso vuol sentire parlare solo di Coppa America, che vuole riprendersi dopo la sciagurata finale ai rigori contro il Cile di appena un anno fa. Solo dopo si parlerà di rinnovo: il fratello e procuratore del calciatore ha ammesso la volontà di rimanere a Napoli, ma bisognerà trovare un accordo soddisfacente. De Laurentiis vorrebbe offrire un quadriennale (scadenza 30 giugno 2020) a 7 milioni di euro l'anno più bonus, ma l'argentino vorrebbe che si abbassasse la clausola rescissoria dagli attuali 94 milioni a circa 70. L'affare si può chiudere, a patto che però il Napoli, riporta il Corriere dello Sport, costruisca una squadra in grado di dare battaglia in Champions: altrimenti potrebbe arrivare rottura.

 
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