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Saponara sull’annata Viola: “Grande crescita. Astori ci ha insegnato a non avere paura”

Il trequartista della Fiorentina ha voluto raccontare le sue sensazioni sulla stagione appena conclusa attraverso il suo profilo Instagram. Ricky non ha dimenticato il capitano Astori: “La tragedia ci ha privato di un amico, un condottiero, un punto di riferimento, una guida. Al tempo stesso ci ha insegnato a non avere paura: di soffrire, di piangere, di palesare insicurezze e paure, di condividere le nostre emozioni senza filtri, di credere che essere uomini non significa essere invincibili supereroi”.
A cura di Vito Lamorte
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La Fiorentina ha affrontato un campionato davvero difficile ma allo stesso tempo positivo e Riccardo Saponara ha voluto sottolinearlo in un lungo post sul suo profilo di Instagram. La squadra viola era stata smontata durante il mercato estivo con gli addii di Gonzalo Rodriguez, Nikola Kalinic,Borja Valerio e Federico Bernardeschi e una contestazione della tifoseria molto forte nei confronti dei fratelli Della Valle. Dopo un inizio di stagione in salita, la squadra di Stefano Pioli ha navigato per tutta la stagione a metà classifica e per poco non ha piazzato la zampata per l'Europa League. 

Nonostante la tragedia della morte di Davide Astori, la Viola ha trovato nel dolore e nel gruppo la forza per affrontare una rincorsa e una volata che a tratti è parsa trascinarsi sul ricordo del capitano scomparso. Il sogno è sfumato nelle ultime giornate ma, a seguito delle dichiarazioni della UEFA sul settlement agreement del Milan, qualche spiraglio per la squadra di Pioli è ancora aperto. Questo è il post di Instagram di Ricky Saponara che in pochissime righe ha riassunto un'annata sportiva davvero difficile:

É finita. Vano è stato il tentativo di aggrapparci al treno europeo, non sono stati sufficienti tre mesi di rincorsa per coronare un sogno nato quel 4 marzo che ha colpito ciascuno di noi. Probabilmente il nostro ottavo posto finirà nel "dimenticatoio", nessuna impresa è stata effettuata, nessuna coppa è stata portata a casa. Nonostante ciò, credo di poter ammettere che sia stata la stagione più difficile ma più incredibile della mia breve carriera, mai ho vissuto emozioni simili, mai ho constatato una crescita personale tale. La tragedia ci ha privato di un amico, un condottiero, un punto di riferimento, una guida. Al tempo stesso ci ha insegnato a non avere paura: di soffrire, di piangere, di palesare insicurezze e paure, di condividere le nostre emozioni senza filtri, di credere che essere uomini non significa essere invincibili supereroi. Tutto ciò ci ha cresciuto, ci ha fortificato, ci ha unito. Andiamo a casa senza traguardi, ma con la fierezza e l' orgoglio di aver lottato, come una squadra vera, fino alla fine per un ideale, per un obiettivo comune, per qualcosa di superiore, mettendo in un angolo egoismi o glorificazioni personali. Ancora una volta, hai saputo regalarci un grande insegnamento. Grazie di tutto, Davide.

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