Saponara e i suoi fratelli: quando il calciomercato punta dritto ai giovani

Nel calciomercato senza soldi, chi ha più idee è destinato a trionfare e ad accaparrarsi i giocatori disponibili a prezzi modici. Buoni affari, a costi contenuti e con un progetto pronto ad essere a lungo termine che possono diventare ottimi nel momento in cui i neo acquisti sono anche dei giovani pronti ad essere valorizzati.
In questo senso si deve leggere l'attuale calciomercato invernale che è partito con una serie di trattative che stanno vedendo protagonisti non i tanto sospirati top-player ma i fenomeni del futuro, con gran soddisfazione da un punto di vista economico.
‘Ricky' in rossonero, nel mito di Kakà – L'acquisto di Saponara da parte del Milan che ne ufficializzerà la metà del cartellino e che riserba al giocatore un posto di tutto rispetto per la squadra che verrà ne è il più chiaro e ultimo esempio.
Calsse 1991, Riccardo Saponara di ruolo fa l'attaccante proprio come i suoi neo compagni di club Stephan El Shaarawy e Niang, altri due giovanissimi bomber inseriti nello scacchiere offensivo rossonero. Costo dell'operazione, molto calmierato da cifre più che abbordabili: 2,1 milioni di euro per la metà del cartellino e 350mila all'anno per cinque stagioni al giocatore. L'altra metà è promessa da tempo al Parma che presto incontrerà il Milan per dare il via libera alla trattativa.
Il neo rossonero Saponara, cresciuto calcisticamente tra Forlì e Ravenna, trova la sua perfetta rampa di lancio con la maglia dell'Empoli. "Ricky" (come Kakà….) migliora di anno in anno: 17 presenze in B nel 2010-11, 30 e 1 gol l'anno successivo, poi il boom, 18 presenze e 8 reti quest'anno dove è diventato uno dei nomi più interessanti dell'intera serie cadetta.
Derby ‘green' Milan-Inter – Ma non c'è solo Saponara nel baby-mercato della serie A. Mentre sottovoce si prova sempre a portare a casa un ‘big', magari un po' datato, magari strapagandolo o trovando una formula di pagamento per qualche mese, proprio i giovani sono (ritornano) al centro delle trattative.
Tra un rumor di Lampard alla Lazio, di Drogba in Italia, Balotelli al Napoli e Llorente alla Juventus, ecco che ancora il Milan sta guardando con interesse ad un altro giocatore, conosciuto come il ‘bambino', soprannome datogli da un certo Josè Mourinho. E' Davide Santon, ex esterno nerazzurro ceduto – forse con un pizzico di frettolosità – al Newcastle dove si sta confermando, dopo un periodo di adattamento, uno tra i giocatori più costanti e di qualità della Premier.
Tanto che il suo nome è rientrato nel taccuino degli osservatori bianconeri che stanno facendo un pensiero sul suo acquisto, valutato dagli inglesi sui 7 milioni, cifra alta ma non troppo se il ricambio al Milan prevedesse la partenza di Abate (12 milioni) per l'arrivo di Santon, con un miglioramento anche dal punto di vista della carta d'identità (un classe '91 contro un '86).
Sarebbe – se andasse a buon fine – un doppio smacco per l'Inter di Moratti: proprio ai nerazzurri, che lo seguivano da due anni, è stato sottratto Saponara e Santon è a tutti gli effetti un'ex scommessa interista. Se poi ci fosse interesse anche per quella mela marcia di Balotelli….
Da Insigne a Livaja, l'oro della gioventù – Ma a proposito dell'Inter, anche il club di Stramaccioni, con qualche difficoltà in più sta provando la via "green".
Tolto l'arrivo di Tommaso Rocchi (34 anni) e quello probabile di Francesco Lodi (29 anni), in questo senso devono essere letti gli sforzi nerazzurri di aver dato il talentuoso Samuele Longo in prestito all'Espanyol e di non voler cedere Livaja se non in prestito o in comproprietà. Entrambi sono due giovanissimi attaccanti (classe '90 e '91), entrambi in prospettiva sono dei futuri campioncini e quindi come tale si cerca di trattarli.
Se poi l'interesse di Branca e dell'Inter per Ezequiel Schelotto (25 anni) fosse reale e ci fosse conferma ufficiale dell'offerta per l'italo argentino dell'Atalanta (2 milioni più metà Livaja), non si può dire che l'Inter non ci stia provando.
Così come ha già fatto il Napoli di De Laurentiis che aveva preso tre stagioni fa un giovanissimo Cavani e ora si ritrova in mano un patrimonio quasi inestimabile. E come ha fatto in estate, resistendo alle avance verso Hamsik (classe '87) o come ha intenzione di fare con la piccola stella Insigne (classe 1991).
Stesso trend che ha sposato più che in passato, la Roma di Zeman: Lamela, Destro, Marquinho, Osvaldo, Florenzi. In cinque fanno poco più degli anni di De Rossi e Totti. Una scommessa sul presente per creare un futuro certo.
Il colpo ‘Pepito' – Ma non si può chiudere se non con l'attuale colpo più importante effettuato da una società italiana su un giovane: la Fiorentina con Giuseppe Rossi.
Malgrado ‘Pepito' sia un giocatore già affermato su scala internazionale non si deve dimenticare che ha soli 25 anni. Un investimento da parte del club viola importante da un punto di vista economico: circa 10 milioni per il cartellino da dare al Villarreal più altri 5-6 milioni di bonus. Oltre ad un contratto di 2.5 milioni di euro a stagione per 4 anni.
Da sole queste cifre fanno capire come il club Viola abbia dato a Montella in prospettiva un giocatore su cui puntare in un reparto in cui la società toscana vanta anche Stevan Jovetic (classe '89) e Adem Ljajic (classe '91): tre stelle offensive su cui costruire le proprie fortune future.