Sannino: “Salvezza? Per sognare non si paga, sarebbe un’impresa storica”

Grande entusiasmo in casa Palermo dopo il successo sul campo della Sampdoria. La formazione rosanero, grazie ai 6 punti conquistati contro Roma e blucerchiati, ha raggiunto a quota 27 punti il Genoa e il Siena rilanciandosi in chiave salvezza. Un’impresa quasi impensabile qualche settimana fa, tornata possibile in concomitanza del ritorno in panchina di Giuseppe Sannino. L’ex tecnico del Varese pur credendo nella salvezza, ha voluto frenare gli entusiasmi, intervenendo a Radio Anch’Io Sport:

Salvezza? Sognare non si paga, adesso è difficile, abbiamo fatto bene ma oggi siamo ancora retrocessi. Mancano 7 partite, una gara alla volta, dobbiamo cercare di essere come le ultime due giornate. Quest'anno è un campionato così e su tre squadre lì insieme, due devono retrocedere, così la lotta è  più difficile, fossero state più squadre, sarebbe stato diverso

Sannino confida nel talento ritrovato di Miccoli e Ilicic e nella voglia di riscatto di tutti i suoi giocatori stimolati dalla possibilità di un’impresa che sarebbe storica. Un risultato che cancellerebbe l’inizio travagliato della sua avventura palermitana:

Il recupero di Miccoli è  importante, ma ho altri 23 giocatori. Comunque ho bisogno di tutti. Ieri però  c'è stata anche la riprova del talento di un giocatore come Ilicic. Il mio primo approccio alla squadra non è stato così idilliaco. Ora sono tornato ed ho trovato dei ragazzi disponibilissimi. Siamo ancora malati ma spero di trovare la medicina giusta per fare qualcosa di storico a Palermo, una città che non merita la serie B

In conclusione inevitabile una battuta sul recente passato, con l’esonero incassato da Zamparini e sulle prospettive future:

E' sempre una cicatrice che ti porti dietro. Volevo dare quello che avevo dato negli ultimi 5 anni. Ma ora sono qui ed ho detto al presidente vediamo come vanno le prime gare e poi penseremo al futuro