“Sanchez è più grasso del solito”. Alexis sotto attacco, minaccia l’addio al Cile
Terremoto in Cile. Per fortuna, solo dal punto di vista sportivo. La sconfitta nella gara di qualificazione al Mondiale contro la Bolivia (la seconda consecutiva dopo il tracollo con il Paraguay) ha precipitato la formazione Campione del Sudamerica nella zona calda del girone. Cosa significa? Che, fossero finite ieri le sfide in calendario, la Roja delle Ande sarebbe fuori da Russia 2018. Un fallimento totale per la nazionale che ha dominato le ultime edizioni della Copa. Un flop tanto inatteso quanto rumoroso per le prestazioni al di sotto delle aspettative. Un fiasco fragoroso, perché nessuno avrebbe mai pronosticato un tonfo di tale portata.
Il momento di crisi è durissimo, nel mirino della contestazione sono finiti i ‘senatori' del gruppo, in particolare due calciatori molto noti (anche) nella platea europea: si tratta di Arturo Vidal, ex Juventus adesso al Bayern Monaco, e Alexis Sanchez, ex Udinese e Barcellona oggi attaccante dell'Arsenal. Sono loro due i principali imputati della disfatta: non più colonne della selezione ma pronti a dire addio alla nazionale per le critiche ricevute. Quelle piovute addosso all'ex bianconero sono state le più aspre e scandite dalla polemica sugli atteggiamenti poco professionali del giocatore.
Alexis Sanchez "in sovrappeso e fuori forma". Non è stato un periodo proficuo per il calciatore: Wenger ne ha bloccato la cessione al Manchester City, l’ex tecnico del Cile Under 20, José Sulantay ha sollevato dubbi sulle sue prestazioni. Gli stessi mostrati dal ct, Pizzi. "Ho visto Alexis in una brutta condizione fisica. E’ più grasso del solito. Non ha fatto un solo scatto in diagonale, non riusciva a seminare la difesa del Paraguay. Era qualcun’altro, non poteva essere Alexis!". La reazione non s'è fatta attendere ed è stata piena di amarezza.
Arriva il momento in cui sei stufo di tutto… – si legge su Instagram – delle critiche infondate, di chi ti vuole vedere sconfitto, di rialzarmi dopo aver pianto per una sconfitta, di essere forte e rassicurare chi è attorno a te. La maglia numero 7 del Cile è una responsabilità enorme e mi fa male che giornalisti e maldicenti critichino senza sapere.
La delusione di ‘King Arturo'. Vidal, dopo lo sfogo di qualche giorno fa ("saranno felici tutte quelle malelingue che ci sono in questo Paese. Però stiano pure tranquille, ogni volta manca meno tempo al mio addio"), aggiunge altra ‘carne al fuoco' e alimenta il sospetto che riporre la maglia del Cile nel cassetto è molto più d'una minaccia ventilata ma reale intenzione. Non prima, però, d'aver compiuto l'ultima missione: arrivare al Mondiale di Russia 2018 perché lasciare da sconfitti sarebbe la cosa peggiore.
Scusa Cile per queste due sconfitte – ha scritto l'ex juventino sui social network -. Abbiamo dato tutto in campo ma non è bastato. Continueremo a lottare. Mi restano queste due ultime partite e il Mondiale, grazie per il tanto affetto di questi anni.