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Sampdoria, Viviano ad Amatrice per non dimenticare: “Di nuovo qui un anno dopo”

Approfittando della pausa per le nazionali, il portiere della Sampdoria è tornato ad un anno di distanza ad Amatrice, colpita dal terremoto quasi da raderla totalmente al suolo: “C’è ancora tanto, troppo da fare”. E così, il calcio torna a dare una mano concreta alle popolazioni che hanno più bisogno.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il calcio ha un cuore grande, soprattutto quando lo dimostra coi fatti. Come la storia insegna e così come lo dimostrano le gesta di Emiliano Viviano, il portiere della Sampdoria reduce da un lungo infortunio, che ha voluto approfittare della pausa concessa dalle Nazionali per ricordare il terremoto che colpì Amatrice radendola al suolo. Il portiere della Sampdoria ha così riabbracciato il popolo amatriciano colpito dal terremoto. Insieme ad una onlus e col sostegno della moglie il numero 1 doriano è tornato, a un anno di distanza dalla prima visita, come promesso, per portare appoggio alle popolazioni colpite dal sisma.

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Un gesto che ricorda i drammi di tutti i giorni, di coloro che hanno vissuto momenti terribili e che ancor oggi ne pagano le conseguenze. Il cataclisma che ha colpito il centro italia e che già era stato oggetto di ispirazione per creare eventi benefici all'interno el mondo del pallone, poi pian piano tutto è scemato con il passare del tempo. Solamente qualche sporadica iniziativa personale ha mantenuto comunque acceso il faro attorno alle popolazioni più colpite dal terremoto e che ancor oggi sono in difficoltà.

Tra queste, Emiliano Viviano, che è tornato sui luoghi del sisma in aiuto ad alcune associazioni di volontariato che da sempre sono sui luoghi in cui la popolazione ha maggiormente necessità. Dal terremoto che ha scosso Amatrice fin nelle sue fondamenta quasi facendola scomparire del tutto, sono passati 12 mesi, tanto lavoro è stato fatto ma altrettanto è necessario fare perchè tutto ritorni ad una parvenza di normalità.

"Amatrice un anno dopo. Siamo di nuovo qui, a portare il nostro abbraccio e qualche aiuto perché c'è ancora tanto, troppo da fare", il tweet via social che Viviano ha voluto raccontare ai suoi follower. Con un classico selfie insieme ai volontari e alla gente del posto, con un pallone in bella evidenza, il segno della vittoria con le dita e tanti sorrisi.

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