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Sampdoria, tifosi lanciano sassi contro il pullman

La squadra ligure è stata sconfitta ieri dal Milan, ma la classifica non può certo giustificare la violenza.
A cura di Gianni Monaco
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I tifosi della Sampdoria sono infuriati. Dopo la sconfitta con il Milan, la loro squadra è precipitata in piena zona retrocessione. Ci sono gesti, però, che nessun posizione di classifica può giustificare.

Nella notte il pullman della Sampdoria, con cinque giocatori a bordo, tra cui Angelo Palombo e il medico sociale Amedeo Baldari, è stato preso assaltato da un gruppetto di tifosi (se così si possono chiamare) arrabbiatissimi.  I violenti avevano il volto coperto  ed erano armati di bastoni e di pietre. Il fattaccio si è verificato nel parcheggio dell'albergo di Genova Quarto. Dapprima i facinorosi hanno bloccato l'autobus, in un secondo momento lo hanno colpito tramite sassi e bastoni. Inoltre hanno minacciato i giocatori di morte in caso di retrocessione.

"Nessun risultato sportivo, seppur fortemente negativo, può giustificare un'azione pari a quella accaduta al rientro da Milano". Questa la nota della società ligure, che prosegue: "La tifoseria blucerchiata, da sempre, si è contraddistinta per il fortissimo attaccamento ai colori e per il rispetto di tutte le componenti. Il momento è difficile e delicato, ma l'unico modo per poterne uscire è quello di rimanere tutti uniti e coesi".

Dopo Milan-Sampdoria di ieri sera, la posizione dell'allenatore si è fatta molto difficile: Cavasin rischia l'esonero. I liguri sono dunque nel caos, su tutti i fronti. Ma questo non può affatto giustificare le minacce dei tifosi o presunti tali.

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