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Sampdoria-Milan top e flop: disastro Donnarumma, fantasma Piatek

Pochissimo da salvare nel Milan di Gattuso che sbaglia la formazione iniziale lasciando fuori Paquetà apparso tra i pochi giocatori capaci di dare quantità e qualità. L’errore iniziale del portiere rossonero condanna il Diavolo, contro una Samp da applausi in mediana dove vince il confronto per 90 minuti.
A cura di Alessio Pediglieri
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Poco da salvare nel Milan di Gattuso che ha nei soli Romagnoli e Paquetà i giocatori che superano la sufficienza. Con alcune colpe anche da parte del tecnico che non inserisce da subito il brasiliano che appare in grado di dare qualità e quantità ad una squadra ancora apparsa svuotata mentalmente dal derby perso contro l'Inter. Di contro, la Sampdoria ha saputo sfruttare il gol di Defrel dopo soli 50 secondi per poi gestire il match con Giampaolo attento a non rovinare gli equilibri in campo con cambi funzionali all'assetto complessivo.

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Le scelte dei due tecnici

Milan  con un 4-3-3 rivoluzionato a centrocampo puntando sulle geometrie e il metronomo di Biglia, senza Paquetà ma con due esterni veloci come Castillejo e Suso ad affiancare il ‘pistolero' Piatek. Per la Sampdoria classico 4-3-1-2 dove Ramirez coordina le manovre sulla trequarti per innescare Defrel e Qugliarella tra le maglie difensive rossonere.

Milan, quasi nulla da salvare

Donnarumma, errore fatale

Negativo ovviamente l'avvio di Gigio Donnarumma, imbarazzante sul disimpegno sbagliato dopo nemmeno un 1′ che finisce sui piedi di Defrel, bravo a crederci fino in fondo pressando sull'estremo rossonero. Un colo da ko, soprattutto mentale per il portiere milanista, che si riscatta in parte su Quagliarella che al 18′ prova il gol da campione.

Castillejo e Suso non pervenuti

Il Milan non c'è nella prima parte soprattutto sulla costruzione del gioco: tanti passaggi (quasi il doppio rispetto alla Sampdoria) ma la metà dei tiri in porta, a significare una difficoltà evidente nel produrre e concludere azioni offensive in area avversaria, con Castillejo e Suso troppo estranei alla manovra, il primo correndo spesso a vuoto, il secondo non trovando mai lo spunto che ci si aspetta dal suo talento.

Piatek mai in partita

Non è un caso che nella ripresa Gattuso si presenti con qualche cambio come Conti per il deludente Rodriguez e soprattutto poco dopo senza Suso con Cutrone a dare una mano all'insufficiente Piatek. Ma più che il modulo cui mettere mano sorprende un Milan che non sembra esserci con la testa mentre per la Sampdoria la partita scorre senza rischi, forte del vantaggio iniziale.

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Sampdoria, gara concreta e approccio corretto

Defrel-Quagliarella, coppia che funziona

Tra i doriani bene i movimenti offensivi della coppia Defrel-Quagliarella che mettono in seria difficoltà la difesa rossonera con Romagnoli – tra i pochissimi rossoneri a salvarsi – che deve fare spesso gli straordinari per evitare un passivo più pesante. I due attaccanti si trovano bene prima con Ramirez, poi con Saponara sulla trequarti, lasciando il baricentro alto della squadra

Squadra concreta e compatta

In mediana Giampaolo non sbaglia una mossa: si presenta con un centrocampo capace di ingabbiare sul nascere le idee rossonere grazie alla morsa in atto di Linetty, Vieira e Praet che fanno filtro e densità tra difesa e attacco, mentre in difesa Colley e Andersen svolgono il proprio compito di centrali senza sbavature.

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