Sampdoria, Mihajlović: “Se non vinciamo a Verona, butto i miei giocatori giù dal balcone”

Siniša Mihajlović lancia la sfida al Verona: domani sera i blucerchiati sono chiamati a concludere il lungo fine settimana calcistico, che ha visto le dieci gare della Serie A spalmate su ben otto finestre (venerdì ore 20.45, sabato ore 18 e 20.45, domenica ore 12.30, 15 e 20.45, lunedì ore 19 e 21), con la trasferta del Bentegodi contro l'Hellas Verona. Una gara che per il tecnico serbo non può avere altri risvolti che la vittoria, per continuare ad inseguire il sogno terzo posto e sfruttare gli scivoloni di Napoli e Milan. "Palle ed orgoglio per vincere", ha tuonato Mihajlović, "a Verona abbiamo un solo risultato disponibile: la vittoria. Se non vinciamo, butterò giù i miei giocatori dal balcone. L'anno scorso è stata Giulietta ad essere buttata giù", ha aggiunto ancora il serbo, confondendo però le partite: a Verona, la Samp infatti aveva per 2-0, per essere poi annientata nella gara di ritorno a Genova con un secco 5-0.
Un messaggio chiaro e senza repliche: la Sampdoria va a Verona per vincere, punto e basta. E guai a pensare ad altre situazioni, come ad esempio il mercato: che Manolo Gabbiadini sia, di fatto, il primo rinforzo del 2015 per il Napoli è ormai una cosa quasi "accettata" anche dai tifosi, sebbene manchi ancora l'ufficialità. Ma guai a pensare che questo possa incidere sul rendimento del calciatore. "Se qualcuno si facesse distrarre dal mercato", ha aggiunto, "la panchina esiste apposta per far tornare la memoria al campo. Tutti i giocatori sono abituati che si parli di loro, le voci non devono distrarre dalle cose importanti". Il tecnico serbo, infine, si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa dopo i due turni di squalifica rimediati contro il Brescia in Coppa Italia, che gli faranno saltare gli ottavi contro l'Inter sia l'eventuale quarto di finale con la vincente di Napoli-Udinese. "Benitez si lamenta ancora dei rigori che gli sono stati dati a Genova", ha concluso Mihajlović, "quando da oltre trenta gare non ne subisce uno contro: cerca di mettere pressione, mentre io non dico nulla. Rispetto gli arbitri ma non voglio essere preso in giro".