Sampdoria, la decisione sull’esonero di Eusebio Di Francesco
Quale futuro per Eusebio Di Francesco? Il tecnico della Sampdoria dopo il ko contro l'Inter, il 5° in 6 giornate di campionato sarà esonerato? È arrivata la decisione della dirigenza blucerchiata sul futuro del tecnico ex Roma che rimarrà al suo posto, almeno in vista della prossima sfida sul campo del Verona. Un match in cui Di Francesco dovrà necessariamente ritrovare la vittoria per blindare la sua panchina prima della sosta per gli impegni delle nazionali. In caso di nuovo flop, il suo futuro potrebbe essere segnato.
Sampdoria, la decisione sul futuro di Eusebio Di Francesco e sul possibile esonero
Inizio di stagione da incubo per la Sampdoria. Se la società (con forte contestazione nei confronti di Massimo Ferrero da parte dei tifosi) è alle prese con la trattativa per la cessione del club, con la scadenza per l'esclusività concessa al gruppo di Gianluca Vialli prevista per domani, la squadra finora non ha convinto. Il nuovo corso targato Di Francesco è iniziato male, con 5 sconfitte in 6 partite e una sola vittoria contro il Torino. Dopo l'ultimo tonfo interno contro l'Inter con la Samp fanalino di coda nella classifica di Serie A si sono intensificate le voci su un possibile esonero del tecnico. Secondo quanto riportato da Sky però la dirigenza avrebbe deciso di confermare Di Francesco, almeno fino al prossimo turno.
Sampdoria, Di Francesco confermato in panchina fino al match di Verona
Il presidente Massimo Ferrero non è intenzionato a fare passi indietro: Eusebio Di Francesco, tecnico che ha firmato un contratto triennale a 1.8 milioni di euro a stagione, resta al suo posto nonostante il disastroso avvio di stagione. L'allenatore guiderà la Sampdoria nel match di Verona di sabato 5 ottobre, ultimo appuntamento prima della sosta per gli impegni delle nazionali. Ovviamente in caso di ulteriore flop sul campo di quella che al momento, classifica alla mano, è una diretta concorrente potrebbe cambiare le carte in tavola segnando il futuro del mister. Ecco perché i nomi di Iachini e Pioli, restano comunque caldi.
