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Sampdoria, Garrone sotto accusa per la crisi della squadra di Delio Rossi

Dopo il pareggio contro il Torino c’è aria pesante a Bogliasco: quartier generale blucerchiato. Nel mirino della protesta è finito anche il presidente Garrone, colpevole di non aver rinforzato la squadra genovese.
A cura di Alberto Pucci
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L'inizio non è stato dei migliori, anzi. Per trovare una partenza così brutta, in casa Sampdoria, bisogna tornare indietro di molti anni. Era dal 1946, infatti, che la Samp non partiva così male in campionato. Un avvio che ha mandato su tutte le furie il cuore della tifoseria doriana: quel settore che domenica, al termine del pareggio contro il Torino, ha esposto uno striscione eloquente ("Il pesce puzza dalla testa"), dedicato alla dirigenza e, soprattutto, al presidente Garrone. Dopo la protesta in gradinata sud, c'è ora il rischio che la tensione salga anche a Bogliasco dove la tifoseria potrebbe radunarsi per far sentire il proprio malcontento. Con allenatore e squadra, per il momento, fuori dalla bufera sono i dirigenti ed il presidente a dover subire la contestazione degli ultrà. Il capo di imputazione, nei confronti della società, è quello di non aver mantenuto le promesse e rinforzato adeguatamente la squadra che, al momento, viaggia su medie da retrocessione. Domani alle 15 la squadra si ritroverà per preparare la sfida contro il Livorno: una partita da dentro o fuori per Delio Rossi chiamato ad uscire dalle sabbie mobili della classifica. La "deadline" societaria, invece, è fissata per gennaio quando riaprirà il calciomercato. I tifosi si aspettano rinforzi e, già da domani a Bogliasco, potrebbero tornare a farsi sentire.

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