Sampdoria, Ferrero detta le regole: “No a Cassano e Balotelli. Zenga? Scelta di coraggio”
Il presidente blucerchiato è pronto a rivedere una Sampdoria da Europa dopo l'ultimo importante anno vissuto alla corte di Mihajlovic che ha condotto i blucerchiati in Europa League (anche grazie all'esclusione del Genoa). Il numero uno doriano ha cambiato tutto, soprattutto in panchina dove ha prelevato Walter Zenga dal ritiro dorato di Dubai per ricondurlo nel calcio italiano dove l'Uomo Ragno non ha mai avuto troppa fortuna. E dettando le regole di marketing e mercato, escludendo arrivi altisonanti e di grido come Mario Balotelli, Antonio Cassano o Giampaolo Pazzini.
Obiettivo Europa – L'idea è sempre quella: tenere la Sampdoria nel lotto delle cinque-sei squadre migliori d'Italia. Un progetto ambizioso ma che al primo colpo da presidente, Ferrero è riuscito ad ottenere. Tra la diffidenza generale e con più di un sacrificio anche economico (vedasi l'arrtivo invernale di Samuel Eto'o). Ma adesso il numero uno doriano vuole rilanciare la sfida senza proclami ma con i fatti, trovando un nuovo equilibrio per il dopo Mihajlovic arrivato alla corte del Milan. Scegliendo una guida tecnica particolare e dicendo no ad alcune manovre di mercato che minerebbero la struttura del gruppo.
Scommessa Zenga – Per la panchina c'erano molte alternative, alcune anche di richiamo e ‘popolari' ma Ferrero ha proseguito per la sua strada e dopo aver dato la possibilità a Mihajlovic di dimostrare tutto il proprio valore di allenatore, ha deciso di andare controcorrente e di puntare sul riscatto di un altro grande ex giocatore: Walter Zenga. Il patron blucerchiato ha poi spiegato il motivo per cui ha puntato su Walter Zenga "Ho fatto una scelta coraggiosa. Tutti vanno di moda, Zenga è stato 5 anni fuori dall'Italia e io l'ho preso perchè era demodè e vado controcorrente. Se farà bene sarà merito suo, se farà male sarà colpa mia e mi assumo le mie responsabilità ma sono sicuro che Zenga farà bene"
Da Cassano a Balotelli: no – Poi il capitolo mercato dove le scelte di rinforzo devono essere fatte ma senza alcuna intenzione di svenarsi economicamente o minare le basi di un gruppo coeso e ben affiatato: "Cassano è un uomo di grande tenacia, uno che non molla mai e ogni volta che c'è il calciomercato Cassano è accostato alla Sampdoria ma Cassano non c'è più, è andato via dalla Sampdoria in malo modo, si è pentito, si è scusato e ora è un'altra Sampdoria. Non so se tornerà, mai dire mai, ma in questo momento non è nei programmi.
Pazzini? Gli voglio molto bene ma non è un uomo Sampdoria e poi ha fatto il tempo suo.
Balotelli? Mi piacerebbe molto ma costa troppo e non me lo posso permettere"