Samb, Montero si presenta: “L’Italia è casa mia. Con de Ligt Juve favorita in Champions”
L'Italia è la mia seconda casa, appena è arrivata la chiamata da una società seria e ambiziosa come la Samb ho subito detto di sì. Non c'è stata nemmeno una trattativa, ho preso l'aereo e ho firmato il contratto.
È iniziata ufficialmente l'avventura di Paolo Montero come allenatore in Italia. L'ex difensore di Atalanta e Juventus è diventato il nuovo allenatore della Sambenedettese e ieri c'è stata la presentazione ufficiale. Dopo le esperienze in panchina in Uruguay e Argentina, il tecnico di Montevideo ha parlato del suo metodo e ha tanta voglia di esaltare il suo nuovo pubblico: "Coi miei giocatori sarò schietto: senza lavoro non si va da nessuna parte. Questo l'ho imparato proprio in Italia. La mia squadra dovrà essere divertente a partire dalla difesa".
Su Sarri: Gli auguro il meglio
Non poteva mancare qualche riferimento alla Juventus e sulla sua affezione ai colori bianconeri, così è arrivata subito una domanda su Maurizio Sarri, nuovo tecnico della Vecchia Signora che è stato in vacanza a San Benedetto del Tronto prima di cominciare la sua prima stagione con la Juve:
Tempo fa, quando ho finito il corso da allenatore in Uruguay, sono andato a vedere i suoi allenamenti all'Empoli e mi è sembrato una persona molto umile e capace. Gli auguro il meglio. Spero che Sarri porti la Champions a Torino.
Su de Ligt: Con lui Juve favorita in Champions
Montero è stato un grande difensore e nella prossima stagione potrebbe arrivare in bianconero Matthijs de Ligt, calciatore olandese di altissimo profilo che all'uruguaiano piace molto: "Uno così a 19 anni è impressionante, da tempo non vedevo un difensore con queste capacità. Con lui la Juve sarà favorita per la Champions, ma bisogna andare avanti passo dopo passo".
Su Andrea Agnelli: Grazie a lui la Juve è dove merita
Infine Paolo Montero applaude la squadra del presidente Andrea Agnelli, che ha sempre definito l'ex difensore uruguagio un giocatore simbolo della Juventus:
Per me è un motivo di orgoglio. Voglio bene al presidente, lo conosco da quando era piccolo. Ricordo quando entrava nello spogliatoio con il padre e parlavamo della partita. Grazie a lui la Juve è tornato dove merita. Quando c'è stato un Agnelli la Juve è sempre stata grandissima.