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Samaras, Griezmann e tanti altri: 5 grandi gesti di solidarietà dei top player

Dal saluto ai tifosi da parte del piccolo Jay, fra le braccia di Samaras, sul terreno del Celtic Park di Glasgow, alle coperte portate ai meno fortunati, durante il grande freddo, da Dybala e Iturbe. Sono alcuni dei gesti più belli fatti da alcuni protagonisti del nostro calcio in favore dei meno fortunati.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Tutti i calciatori del mondo vengono sempre osannati dal pubblico e dai tifosi per le loro incredibili giocate in campo. Gol, assist e numeri che sono il vero pane quotidiano per i supporters dei più grandi club del panorama calcistico. Idoli assoluti, ma anche grandi uomini. Oltre alle loro gesta fra migliaia di persone in uno stadio infatti, alcuni dei più grandi calciatori, si sono resi protagonisti di gesti di grande umanità in favore delle persone meno fortunate. Scopriamone alcuni.

“Vicini alle popolazioni colpite dal terremoto”

Il terremoto che ha messo in ginocchio le zone del Centro Italia, è stata un autentico dramma per la cittadinanza che sta ancora facendo tanti sacrifici per tornare alla normalità. Tra i tanti personaggi del calcio italiano che hanno voluto far sentire la loro vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma, c'è stato anche il giocatore giapponese del Milan Keisuke Honda, che donò la somma di 20.000 euro alla Croce Rossa Italiana, tra le organizzazioni più coinvolte per prestare soccorso alla gente.

So che non servirà a nulla, ma sono molto addolorato e faccio il tifo per tutte le persone che stanno lavorando nei soccorsi. Nella speranza che il mio pensiero possa raggiungerli, vorrei donare 20.000 euro alla Croce Rossa Italiana.

Questo il suo messaggio su Instagram. Anche  il centrocampista della Juventus Sami Khedira, a sua volta, mise a disposizione 20.000 euro per dare un aiuto concreto, "pensando soprattutto ai tanti bambini in difficoltà".

Terremoto-Khedira-Hondaok

Il commovente gesto di Samaras

Un sogno che diventa realtà. Ogni bambino sogna di entrare in campo e salutare i propri idoli, abbracciarli, parlargli e vivere l’emozione di stare accanto a loro. C’è riuscito un piccolo fan del Celtic. L'amore e il sostegno del piccolo Jay, allora undicenne tifoso del club scozzese, affetto dalla sindrome di Down, è stato premiato dalla sua squadra del cuore nel giorno della festa per la vittoria del campionato, al Celtic Park di Glasgow, nel 2014. L'allenatore del club, Neil Lennon, regalò al bambino una medaglia.

Ma qualche istante dopo, arrivò Giorgos Samaras, il greco, ex capitano e idolo della tifoseria, per rendere a Jay l'onore più grande, ovvero un giro di campo tra le sue braccia. Tanta l’emozione sugli spalti per i 60mila spettatori che, allo stesso tempo, dopo sei anni e mezzo con la maglia del Celtic, salutarono lo stesso Samaras che chiuse la sua esperienza con i bianco verdi di Scozia.

Dybala e Iturbe ‘angeli' nella notte

L’ondata di gelo che colpì l’Italia nei primissimi giorni di gennaio 2017, fu un vero e proprio problema e, se vogliamo, un dramma, per le persone meno fortunate che non hanno una casa e sono costrette a dormire per strada, in posti di fortuna. Paulo Dybala e Juan Manuel Iturbe, divisi sul campo dalla rivalità storica delle due squadre di Torino, vollero dare una mano concreta per aiutare queste persone. Sposarono infatti un’iniziativa nata sul web e diventata subito “virale”. Un imprenditore romano qualche giorno prima, aveva acquistato un buon numero di coperte calde da Ikea, postando una foto su Facebook che invitava, chiunque volesse, a seguirlo in questa sua iniziativa.

Tanti italiani accettarono l’invito, anche Paulo Dybala e Juan Manuel Iturbe. Juventus e Torino insieme, per strada, per aiutare i meno fortunati con una coperta, un pasto caldo ed un sorriso. La loro presenza fu molto apprezzata dal mondo del calcio per un gesto che in realtà, dovremmo davvero pensare di fare tutti, in ogni occasione, in soccorso del prossimo.

https://www.youtube.com/watch?v=hPd8v0voBww

Un calcio al terrorismo per Griezmann

Stupendo, bellissimo e davvero inaspettato il gesto che vide protagonista Antoine Griezmann, che con la sua doppietta, nel corso degli ultimi europei 2016, trascinò la Francia ai quarti di finale. Al termine del match vinto contro l'Irlanda, l'attaccante dell'Atletico Madrid omaggiò il figlio di un poliziotto assassinato dai terroristi. Griezmann infatti incontrò Hugo, bambino francese il cui padre fu ucciso lo scorso 13 giugno in un blitz alla periferia di Parigi. Al bimbo, fu regalato da Griezmann in persona, il pallone con cui il giocatore realizzò la doppietta decisiva per la rimonta francese. Hugo fece anche una foto con il suo idolo. Un gesto davvero toccante e commovente, che restituì probabilmente almeno un sorriso al piccolo Hugo in un momento così difficile per lui e per la sua famiglia.

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Mehmedi donò una casa a una famiglia indigente

Attaccante del Bayer Leverkusen, con la doppia nazionalità, svizzero-albanese, Admir Mehmedi, ex Friburgo, si rese protagonista di un gesto davvero ammirevole. In un viaggio a Padalisht, piccolo paesino dove il padre ha vissuto fino al 1983, conobbe degli amici del padre: una famiglia molto numerosa. Come riportò un quotidiano elvetico, queste persone, vivevano in una situazione di grande disagio. Addirittura in sei in una casa fatiscente composta solamente da due locali, senza cucina, senza bagno e con appena due letti che dovevano dividersi i quattro adulti e i due bambini.

Mehmedi vedendo l’enorme disagio, decise di regalare una casa nuova a questa sfortunata famiglia, diventando l'idolo locale più di quanto già non lo fosse. "Lo sto facendo per aiutare questa famiglia. Non voglio apparire come un benefattore, avrei preferito che tutto ciò non fosse stato reso pubblico”, disse il bomber del club tedesco una volta intervistato dai media locali.

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