Saldi di Calciomercato, le ultime notizie sulle grandi occasioni a prezzo di costo
Il calcio ha sempre avuto un grande appeal/significato per la gente non solo per i valori, le emozioni o lo spettacolo che questo sport trasmette ma anche per la sua vicinanza metaforica alla vita. E così, come accade nella parabola professionale di qualsiasi uomo, capita che i giocatori vivano delle situazioni complicate passando, nel giro di poco tempo, da elementi indispensabili, da protagonisti indiscussi a figure di contorno.
Infortuni, scarso feeling con gli allenatori, prestazioni non all’altezza e pochi minuti giocati, infatti, sono fra i motivi, fra le sventure, fra le iatture peggiori che un calciatore possa subire per poi portarlo, nella sessione di mercato successiva, a cercare disperatamente una sistemazione altrove. Storia di ordinaria amministrazione, di ogni singola stagione agonistica, storia che, con estrema puntualità, si è ripetuta anche nell’annata 2016/17 con diversi prospetti della nostra Serie A in saldo. Da Gabigol a Pavoletti, da Donsah a Marchetti ecco gli affari low cost della nostra massima serie dell’estate 2017.
Portieri, Marchetti che affare
Ad inaugurare questa gamma di prodotti pregiati ma che non sono più considerati degli “intoccabili” nelle rispettive squadre troviamo l’estremo difensore della Lazio Marchetti. Il portiere biancoceleste, infatti, malgrado un ottimo avvio di stagione che gli ha permesso anche di laurearsi fra i migliori pararigori della Serie A con 4 tiri (su 5) dagli 11 metri neutralizzati, a causa di alcuni infortuni al polpaccio prima ed al ginocchio poi, ha perso la titolarità fra i pali biancocelesti a vantaggio del giovane Strakosha. Così, con le prodezze dell’albanese, un contratto in scadenza nel giugno del 2018, un’età non più verde (34 anni) ed una valutazione di mercato di soli 2 milioni di euro, l’ex Cagliari diventa un interessante oggetto di mercato da prendere, Lotito permettendo, al volo.
Difensori, Milano vende
Per la difesa, invece, i colpi che potrebbero garantire efficacia a costi contenuti provengono da Milano, sponda Milan e Inter. E sì perché nelle rispettive rivoluzioni orientali di mercato in atto fra le fila rossonere e nerazzurre figurano due prospetti, come Zapata e Medel, che hanno giocato molto negli ultimi tempi (47 gare in due) ma che, allo stesso tempo, non figurano più nei progetti futuri delle squadre con un cartello “Cedesi” piuttosto grande. 2.5 milioni per il colombiano e fra gli 8 ed i 12 per il cileno sono i soldi necessari all’acquisto di questi giocatori forti, arcigni, pugnaci capaci di contribuire con la loro esperienza alle future fortune di qualsiasi club di Serie A e non solo.
Donsah, Mati Fernandez e Rincon: un centrocampo low cost
Anche sulla linea mediana i prodotti low cost sono di buona qualità con diversi talenti in cerca di riscatto. Nello specifico, parliamo di Donsah del Bologna, Mati Fernandez del Milan (di rientro a Firenze) e Rincon della Juventus. Il ghanese vuole andare via ma, dopo l’asta di mercato che si era scatenata per lui qualche estate fa (Napoli in primis) ed i 6 milioni investiti dai felsinei per il 21enne di Accra, servirà una discreta cifra (nulla in confronto a quelle girate per lui tempo fa) per portarlo lontano da Donadoni.
Il cileno della Fiorentina poi, fortemente voluto 365 giorni fa da Montella, reduce da una discreta annata in rossonero è tornato a Firenze ma ha già le valigie pronte. Su di lui la Sampdoria che, dopo aver ceduto Skriniar, passa al contrattacco con la volontà di regalare, a prezzi contenuti, al suo tecnico Giampaolo un factotum del centrocampo. Infine, il venezuelano Rincon della Juventus sembra ai saluti dopo gli 8 milioni di euro investiti dalla “Vecchia Signora” nella sessione invernale del calciomercato ed i soli 590’ minuti (ogni competizione) giocati in bianconero. Per lui però, servono almeno 5/6 milioni.
Attacco da 50 gol
Qui Milan, Bacca-Lapadula
Davanti, invece, le occasioni di mercato sono tante con diversi esuberi che, nonostante la scomoda etichetta, hanno messo a referto 50 reti totali nella loro ultima stagione. Cominciamo subito col reparto avanzato del Milan che, col nuovo corso Mirabelli–Fassone, sta mettendo in piedi un autentico restyling. “Vittime sacrificali” Bacca e Lapadula che hanno sì garantito 22 reti in due ma non hanno convinto appieno tifosi e staff tecnico: il colombiano piace all’estero, l’ex Pescara sembra ad un passo dal Genoa.
Investimenti non proprio riusciti, il tridentazo delle delusioni
Due gol e 1.073’ minuti complessivamente giocati (circa 357’ a calciatore) per 72 milioni di euro è il magro bottino raccolto da Gabigol dell’Inter (29.5 milioni spesi per prelevarlo dal Santos), Pavoletti (18 milioni dal Genoa) del Napoli e Iturbe del Torino (24.5, i milioni investiti dalla Roma per prenderlo dal Verona) nell’annata 2016/17. Numeri eloquenti che pur attenuati da motivazioni di carattere di spazio/minutaggio concesso segnano una pesante bocciatura per questi prospetti che hanno parzialmente deluso le attese createsi intorno a loro. Delusioni roventi che, in questa torrida estate, li portano sul mercato ma con valutazioni pressoché dimezzate: 15 milioni per il brasiliano (oppure prestito con diritto di riscatto), 7/8 milioni per l’italiano ed un nuovo prestito, salvo novità, dell’argentino. Insomma, il tridentazo dei rimpianti, Gabigol–Pavoletti–Iturbe, è sul mercato.
Esuberi nella capitale: Djordjevic e Doumbia
Per neopromosse col portafogli gonfio o per squadre estere vogliose di calciatori in cerca di rivalsa, la città giusta è la capitale. Fra Roma e Lazio, infatti, troviamo due prime punte vogliose di conquistare una nuova realtà, una nuova dimensione per dare finalmente sfogo alle rispettive abilità sotto porta. Parliamo, nello specifico, di Djordjevic e Doumbia. Due ragazzi arrivati con dickensiane “grandi speranze” ma che alla fine non hanno garantito molto in termini di reti (18). Nel derby degli esuberi quindi, con appena una manciata di milioni, il serbo e l’ivoriano potrebbero fare finalmente la differenza altrove.