‘Salah traditore’, Firenze prepara l’accoglienza al (nemico) Faraone

Fiorentina-Roma, match speciale che vale l'alta classifica. Fiorentina-Roma, match particolare anche per il clima ostile che attende Salah, il Faraone che ha lasciato la maglia viola nell'estate scorsa dopo il tira e molla con la società toscana, dopo averle voltate le spalle aggrappandosi alla clausola che gli ha consentito (nonostante il club avesse messo sul piatto riscatto, contratto nuovo e aumento dell'ingaggio) di forzare la mano e – previo ritorno al Chelsea – decidere poi di accasarsi alla Roma che l'ha spuntata anche sull'Inter. I viola, però, non hanno perso le speranze: non potranno riavere il calciatore ma attendono il pronunciamento della Fifa sul caso in questione. Pure questo fa parte della contesa. Novanta minuti di fuoco, perché la posta in palio è altissima. Novanta minuti di fuoco, come accaduto in passato anche ad altri ex protagonisti che hanno indossato la maglia dei gigliati.
Paulo Sousa: "Salah? Indifferenza meglio dei fischi"
Con la sua Fiorentina attende l'arrivo della Roma. Paulo Sousa serra i ranghi alla vigilia del difficilissimo incontro di campionato. "Ho sempre avuto grande rispetto per tutti i club dove ho giocato e questo mi lascia molto contento – ha ammesso il tecnico viola, parlando di Salah -. Detto questo credo che le energie dei tifosi debbano essere dirette verso di noi. A volte è l'indifferenza che fa più male".
Da Berti a Montolivo, la saga dei ‘traditori' viola
L'umore della folla è mutevole, quello dei tifosi anche di più: possono perdonare un rigore fallito, non il cambio di casacca… soprattutto se quella indossata è di un'acerrima rivale (dal punto di vista sportivo). E' successo a Nicola Berti, centrocampista esploso a Firenze e poi volato all'Inter: quando tornò al Franchi in nerazzurro giocò malissimo e venne continuamente beccato fino a quando non arrivò la sostituzione. Il caso più clamoroso? Quello di Roberto Baggio… non gli bastò un gesto eclatante (via la sciarpa della Juventus) per evitare le ire del popolo viola che tutto avrebbe accettato tranne di vederlo a Torino, tra le fila della Juventus. La ‘vecchia signora', nemico giurato: quel trasferimento fu considerato un oltraggio, uno sgarro, un'offesa che scatenò la rabbia dei sostenitori. Ci vollero un rigore non calciato contro la Viola e l'errore di De Agostini dal dischetto per lavare quell'onta che, anche oggi, molti non hanno dimenticato né perdonato. Così come a molti non piacque l'addio di Bati-gol che passò alla Roma oppure di Montolivo che dal 2012 è al Milan. Traditori in A e anche all'estero, nella Top 10 dei cambi di maglia ci sono anche nomi di campioni insospettabili oltre a Baggio e allo stesso Batistuta.
I dieci ‘traditori' nella storia del calcio
1) Figo dal Barça al Real Madrid; 2) Roberto Baggio dalla Fiorentina alla Juventus; 3) Batistuta dal River al Boca; 4) Hugo Sánchez dall’Atlético al Real Madrid; 5) Ibrahimovic dalla Juventus all'Inter; 6) Ronaldo tra Milan, Inter, Barcellona, Real Madrid; 7) Torres dal Liverpool al Chelsea; 8) Frank Lampard dal Chelsea al Manchester City; 9) Carlitos Tevez dal Manchester United al City; 10) Neuer dallo Schalke04 al Bayern Monaco.