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Sadiq il talento nigeriano coi ‘piedi storti’ sulle orme di Kanu

Nell’anno alla Lavagnese, in Liguria, corresse i problemi di postura. La Spezia e i gol segnati gli hanno fatto da trampolino di lancio, la Roma lo ha voluto a Trigoria. Nelle recenti Olimpiadi di Rio 2016 ha vinto il bronzo con la nazionale africana.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Sadiq Umar nasce il 2 febbraio 1997 a Kaduna in Nigeria. Calcisticamente si forma nell'accademia più importante del suo Paese, la Football College Abuja, fondata dall'imprenditore italiano ed attuale presidente dello Spezia, Gabriele Volpi. In patria segna subito reti a grappoli, ed è davvero difficile non ammirare le sue qualità: fisico longilineo che sprigiona grande potenza e un istinto del gol che non può passare inosservato. Volpi non se lo fa sfuggire e lo porta in Italia. Lo fa tesserare prima dalla Lavagnese, squadra che militava in Serie D, per poi portarlo nel suo Spezia, con cui però non esordirà mai in prima squadra. Ma con gli spezzini si laurea capocannoniere del Campionato Primavera 2014-2015 con 26 gol e questo basta per attirare l'attenzione dei grandi club.

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L’occasione della vita: il passaggio alla Roma

Su Sadiq mette gli occhi la Roma che il 31 agosto 2015 lo prende in prestito dallo Spezia per 500.000 euro, con diritto di riscatto fissato a 2,5 milioni. Con la Primavera giallorossa segna a raffica, e il 21 novembre Rudi Garcia lo fa debuttare in Serie A, nella trasferta di Bologna, pareggiata 2-2. Il 20 dicembre, alla sua terza presenza, segna poi il suo primo gol nella massima serie siglando di testa il definitivo 2-0 nella partita Roma-Genoa. Segnerà poi anche nella partita pareggiata per 3-3 sul campo del Chievo. Anche non partecipando alle final eight (a causa dei 6 turni di squalifica rimediati per aver dato una gomitata ad un avversario durante il derby primavera contro la Lazio), può comunque fregiarsi del titolo di campione d'Italia del Campionato Primavera 2015-2016.

Al termine della stagione la Roma lo riscatta e si lega al giocatore nigeriano fino al 30 giugno 2020. In questa stagione i capitolini lo girano in prestito al Bologna con il quale esordisce solo il 16 ottobre scorso contro la Lazio, per via di un infortunio che ne ha compromesso la preparazione. Prima di vestire la casacca rossoblù ha giocato con la Nazionale Olimpica della Nigeria con la quale ha vinto il Bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, segnando 4 gol in 6 presenze.

Punti di forza, caratteristiche simili a Kanu

Umar Sadiq è un punta centrale ma con caratteristiche molto particolari. Pur essendo alto e disposto di una discreta struttura fisica (da costruire e migliorare nel tempo), infatti, il nigeriano è in grado di giocare bene coi piedi riuscendo, spesso, a saltare il proprio diretto avversario. Una caratteristica questa che gli ha permesso di stregare gli osservatori giallorossi della Roma che, in lui, hanno intravisto un nuovo Kanu (leggendario attaccante nigeriano ex Arsenal e Inter). In più, grazie alla sua grande tecnica di base che gli consente di dialogare col resto della squadra,  il ragazzo è in grado di trasformarsi in seconda punta. Insomma, un trequartista puro e dal talento sopraffino “incarnatosi” in un corpo agile, veloce e leggero, una sorta di levriero dal passo rapido e dall'estremo dinamismo che però, al contempo, dispone di freddezza e killer istinct sotto porta.

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Punti deboli, la fisicità da costruire

La punta di Kaduna, nonostante i suoi 192 centimetri di altezza non è in grado di difendere la palla a causa del suo fisico eccessivamente asciutto e longilineo che non lo aiuta a fare a sportellate con gli avversari. Il nigeriano è piuttosto un centravanti in grado di attaccare gli spazi ed offendere grazie ai suoi continui movimenti senza palla ma non riesce ancora ad essere un punto di riferimento importante per la propria squadra. Un aspetto questo che gli impedisce spesso di partire titolare nella dura e arcigna Serie A italiana. Infine, l'ex Spezia oltre a dover crescere in termini di fisicità, deve maturare in termini di costanza di rendimento e applicazione tattica per tutti i 90 minuti di gioco.

La scheda di Sadiq (Transfermarkt)
La scheda di Sadiq (Transfermarkt)

Umiltà e cuore grande, le “armi” di Umar

Sadiq, nel giro di pochi anni, viene fatto arrivare nel Bel Paese, dove lo Spezia decide di “parcheggiarlo” per un anno alla Lavagnese prima di concedergli la grande vetrina della Primavera. Proprio il suo inizio alla Lavagnese racchiude alcune curiosità riguardanti questo giovane nigeriano. L’allenatore in seconda della compagine ligure, racconta che la moglie Elena gli ha insegnato l'italiano, lei è madrelingua francese, facendolo legare poi moltissimo con i loro due figli, Stefano e Chiara. Legame che portò Sadiq a partire da La Spezia per portare a Chiara il suo regalo di compleanno, senza che nessuno gli ricordasse la ricorrenza.

Ragazzo speciale quindi che appena ha una giornata libera corre a Lavagna insieme al suo fedele amico Nura. La storia di due ragazzi arrivati con un trolley e due magliette ma che ora, appena riescono a mettere da parte un po' di soldi li mandano a casa, dove hanno una famiglia.

I migliori “piedi storti” di La Spezia

"Il ragazzo aveva i piedi storti, andavano verso l'interno. Inoltre aveva una postura che non lo aiutava a correre, dandogli dei dolori muscolari persistenti. L'anno passato a Lavagna gli è servito per guarire. Poi arrivò lo Spezia, puntò su di lui e fece il ritiro con la prima squadra". A parlare è Pino Mobilio, tutore legale di Sadiq. Lo stesso Mobilio, interpellato sulla storia del ragazzo, una volta ha raccontato di averlo portato in un torneo amatoriale. Prima palla toccata, elastico e tunnel all'avversario. Che poi lo inseguì per tutto il campo.

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