Sabatini: “La Roma paga i miei errori. Salah? E’ un rimpianto”
Notte da incubo per la Roma. Lo 0-3 incassato all'Olimpico contro la Fiorentina ha messo a nudo i limiti di una squadra lontanissima parente di quella che in avvio di stagione sembrava pronta a battagliare per tutti gli obiettivi a disposizione. E invece dopo la corsa al titolo, e la Coppa Italia, è sfumata anche la possibilità di proseguire la propria avventura in Europa League. I tifosi sono imbufaliti e hanno contestato in maniera decisa una Roma che non ha più jolly e deve ritrovare in fretta la rotta per conservare un secondo posto che vacilla. Il direttore sportivo Sabatini con la sua proverbiale schiettezza non cerca alibi e si assume responsabilità importanti per il momento no della Roma.
Un mercato invernale non all'altezza con la cessione di Destro e l'arrivo di Doumbia, operazioni che non hanno prodotto i risultati sperati: "Ho sentito cose molto gravi da parte dei tifosi ma noi siamo responsabili di questo gruppo di calciatori, dei quali io sono tuttora orgoglioso anche se stanno attraversando un periodo nefasto. Però dobbiamo proteggere i nostri ragazzi, l'ultimo obiettivo rimasto, il secondo posto, è ora quello più importante. Il livello di guardia era già stato superato ma dobbiamo vedere quel che ha cercato di fare la squadra. L'energia vista in questa gara mi rassicura, poi è il caso di pensare alle responsabilità, di isolarle, capirle e condividerle. Questa squadra, stasera ha scontato gli errori che ho fatto io. Ne devo prendere atto, li ha scontati anche l'allenatore. Ho fatto un errore a gennaio, la squadra aveva bisogno di rinforzi in attacco; io ho fatto delle scelte che immediatamente non hanno prodotto risultati e la squadra ha scontato tanto quest'assenza. Dovrò tenere conto dei miei errori".
Salah, che rimpianto. E proprio contro la Fiorentina, la Roma ha avuto modo di vedere da vicino Salah, un calciatore che si è confermato un rinforzo superlativo. Aumentano i rimpianti del Ds giallorosso che rimanda i discorsi sul suo futuro nel prossimo giugno: "Salah? E' un giocatore da rimpiangere, è un altro errore che ho fatto. Sono errori riversatisi sulla squadra ma sono errori miei. E' facile autodenunciarsi senza effetti secondari; quel che ho detto varrà in futuro. Ora non mi dimetto, sarebbe una fuga e non scappo ma provo a pensare ai punti che ha perso la squadra, alle conseguenze e nei prossimi mesi vedremo".
"Date un mese di tempo a questa squadra"
"Lascia lavorare i giocatori, date loro un mese di tempo". E' quanto detto dal diesse che, fermato dai tifosi all'esterno di Trigoria, si ferma a parlare coi sostenitori delusi e arrabbiati per l'andamento della squadra. "Siamo sempre secondi – aggiunge -. Io non mi sottraggo mai alle mie responsabilità. Aiutate questa c… di squadra". L'obiezione della tifoseria? La campagna acquisti che ha portato in giallorosso calciatori come Doumbia e Ibarbo, male in arnese e non da Roma (a detta dei supporters). "Aspettate due mesi prima di ammazzare Doumbia".