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Saadi Gheddafi non è morto, il figlio del rais si trova in Niger

E’ rimasto uno dei pochi superstiti della rivolta scoppiata in Libia. Ma adesso l’ex calciatore di Perugia, Udinese e Sampdoria, rischia l’estradizione e il processo.
A cura di Mattia Sparagna
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Saadi Gheddafi

La notizia sulla morte di Muammar Gheddafi ha fatto il giro del mondo in pochi istanti. Il Rais era l'obiettivo numero uno delle forze ribelli che, da mesi, avevano iniziato una rivolta in Libia per poter rovesciare il potere statale. Morto il Rais e alcuni dei suoi figli e collaboratori stretti, ora si fa la conta dei superstiti delle persone a lui più vicine: Saadi è uno di questi.

Saadi Gheddafi, ex protagonista della Serie A di qualche anno fa, sembra trovarsi in Niger. L'ex calciatore di Perugia, Udinese e Sampdoria è letteralmente scappato dalla Libia da oltre un mese, rifugiandosi in Niger precisamente nella capitale del paese africano: Niamey. Le accuse mosse a Saadi Gheddafi sono molte e il nuovo potere costituitosi in Libia, dopo la deposizione del Rais, ha intenzione di chiedere l'estradizione del figlio di Muammar Gheddafi per poi poterlo processare. Tra i tanti processi che potrebbero essere mossi nei suoi confronti, oltre a tutti gli atti legati espressamente alla politica dittatoriale e autoritaria del padre, a cui sembra abbia partecipato con più o meno coinvolgimenti, Gheddafi jr dovrà rispondere di un'accusa legata anche al mondo del calcio.

Infatti, Saadi Gheddafi è sospettato di essere stato il mandante della tortura e dell'uccisione di Bashir al Rryani ex calciatore e allenatore della nazionale libica. Le colpe di Al Rryani sono, secondo le ricostruzioni, quelle di aver pubblicamente criticato il modus operandi el regime gheddafiano. Ufficialmente Saadi si trova in Niger per scontare, agli arresti domiciliari, la pena per questo atroce delitto; in realtà sembra che la  verità sia ben diversa, con il figlio del Rais ospite (ben pagante) del governo africano che per ora lo protegge e nega l'estradizione.

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