Russia, Kokorin e Mamaev in carcere: pagano 50 euro al giorno per lavarsi e allenarsi
Il danno, la punizione, la beffa. Per i due calciatori della nazionale russa, Kokorin e Mamaev, finiti in carcere per avere percosso un funzionario del governo, il tutto ripreso dalle telecamere, non finiscono i guai. Non solo l'arresto immediato e due mesi di carcere duro in isolamento. E non solo il rischio concreto di venire licenziati dai rispettivi club e incorrere in una pena esemplare fino a 7 anni di prigione. Adesso arriva la notizia che i due giocatori finiti in cella, devono anche pagarsi il ‘soggiorno' dietro le sbarre che ammonterebbe a circa 400 rubli, un corrispettivo di 50 euro al giorno.
Due mesi di isolamento. Il tutto per potersi permettere di allenare regolarmente durante la reclusione per non perdere la forma fisica e ritornare a giocare una volta finita la punizione. Sempre che i club d'appartenenza nel frattempo non li abbiano licenziati come sembra che abbiano intenzione di fare e che non ci sia una sentenza ancor più pesante a fine processo.
Il rischio: 7 anni in carcere. Kokorin e Mamaev, infatti rischiano fino a 7 anni di carcere per rissa in locale pubblico e aggressione a pubblico ufficiale. Tutto ripreso dalle telecamere del locale dove erano giunti durante il ritiro della nazionale russa. Un problema non da poco perché le circostanze sono chiare e i fatti ineluttabili. A loro vantaggio potrebbe esserci solamente la notorietà e la fama di giocatori.
400 rubli per lavarsi e allenarsi. Intanto il carcere in isolamento li ha costretti a cheidere già una sorta di ‘pass', cioè la possibilità di potersi allenare nella palestra della prigione al di là dell'ora concessa al giorno e potersi lavare non solo una volta a settimana come prevedono le regole, ma tutti i giorni. Ciò costerà ad ognuno di loro 400 rubli al giorno, circa 50 euro. Un esborso non enorme per chi è abituato a guadagnare moltissimo, ma anche una ulteriore ‘umiliazione' oltre allo stato di detenzione.