Russia, due giornate a Samba: aveva abbandonato il campo dopo insulti razzisti

Mano dura del giudice sportivo in Russia verso Christopher Samba: il difensore della Dinamo Mosca, originario del Congo, aveva deciso di non rientrare in campo nel secondo tempo del derby moscovita contro la Torpedo, dopo aver subito diversi insulti razzisti nella prima frazione di gioco dai tifosi avversari. Samba aveva anche "risposto" agli insulti alzando il dito medio verso il settore dei tifosi della Torpedo: un gesto che il giudice sportivo russo ha definito "spiacevole", e per il quale non è stata considerata l'attenuante degli insulti razzisti ricevuti. E così il giocatore dovrà scontare in campionato una squalifica di due giornate, mentre alla Torpedo Mosca è stata inflitta una multa di poco meno di settemilacinquecento euro e la chiusura di un settore dello stadio per la prossima partita in casa. Non è un momento felicissimo, insomma, per il calcio russo, messo alle strette dai comportamenti dei suoi tifosi.
Appena dieci giorni fa erano finiti su tutti i giornali gli scontri di Roma in occasione della gara di Champions League tra CSKA Mosca e club giallorosso: i tifosi russi, desiderosi di "vendetta" dopo le aggressioni dei tifosi giallorossi, avevano aggredito gli steward dello stadio Olimpico, che facevano da cordone per limitarne i movimenti. La UEFA ha aperto un fascicolo, ed è probabile che si andrà verso una o più gare a porte chiuese: anche perché il CSKA Mosca è recidivo: già il 10 dicembre scorso c'erano stati degli striscioni razzisti e di estrema destra esibiti contro il Viktoria Plsen, in occasione di una gara del gruppo D della passata Champions League. La gara terminò poi per 2-1 in favore dei cechi, ma la UEFA aveva sancito sia la squalifica dello stadio, che i russi sconteranno contro il Bayern Monaco settimana prossima, sia una maxi-multa di cinquantamila euro per il CSKA Mosca.