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Russia, Capello: “Lo stipendio? Non penso ai soldi ma solo a battere il Liechtenstein”

Il Commissario tecnico italiano ha dribblato le domande relative alle voci sul mancato pagamento dello stipendio da 3 mesi.
A cura di Marco Beltrami
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Dopo un Mondiale non all’altezza delle aspettative la Russia di Fabio Capello è pronta a ripartire dalle qualificazioni ad Euro 2015. La squadra allenata dal tecnico di Pieris sarà impegnata domani sera davanti al proprio pubblico contro il Liechtenstein, cenerentola del Gruppo G completato da Svezia, Austria, Montenegro e Moldavia. Nelle ultime ore però il nome dell’esperto Commissario tecnico italiano è finito sulle prime pagine dei quotidiani russi soprattutto per le rivelazioni del ministro dello Sport Vitaly Mutko. Quest’ultimo infatti avrebbe scoperto che Capello non riceve lo stipendio da ben 3 mesi. L’allenatore stuzzicato sulla vicenda nella classica conferenza stampa della vigilia ha dribblato le domande sull’argomento dimostrando di essere concentratissimo sul match di domani: “Per quanto riguarda i rumours sul mio contratto e i miei soldi, non ci sto pensando, le questioni economiche sono l'ultima cosa di cui mi preoccupo. Tutti i miei pensieri sono rivolti al campo, alla gara contro il Liechtenstein". Capello dunque si conferma un professionista esemplare, mantenendo la concentrazione in vista dell'inizio di questa nuova avventura.

Attenzione massima per la Russia contro il Liechtenstein

La Russia è nettamente favorita contro il Liechtenstein considerata la cenerentola del Gruppo G. Guai però a sottovalutare l’avversario che non avrà nulla da perdere nella sfida contro una delle candidate all’approdo alla fase finale del Campionato europeo. Capello tiene altissima l’attenzione: “Il Liechtenstein è una squadra abbastanza aggressiva, che gioca con grande impegno. E' un avversario complicato e non sarà facile per noi”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capitano russo Berezutski: “Forse 10-12 anni fa sapevi esattamente cosa aspettarti e che avresti vinto ma ora non puoi avere alcuna certezza, non esistono squadre deboli Liechtenstein e Azerbaijan sono sullo stesso livello”.

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