Russia 2018, incubo Perù: il bomber Guerrero positivo ad un controllo antidoping
Nel Perù ci potrebbe essere qualcuno che – anche in caso di successo contro la Nuova Zelanda – potrebbe non festeggiare una clamorosa qualificazione ai prossimi mondiali in Russia nell'estate 2018. E' Paolo Guerrero, attaccante della nazionale sudamericana che non avrebbe superato i controlli antidoping successivi alla partita giocata contro l'Argentina. Una spada di Damocle sul giocatore che potrebbe incorrere in una pesantissima squalifica e su una Nazionale che proprio sui gol del giocatore ha costruito le proprie recenti fortune nei gironi di qualificazione mondiale.
Incubo Guerrero
Out contro la Nuova Zelanda
Al momento c'è una certezza: è un duro colpo per il Perù che, nel caso di conferma ufficiale da parte degli organi addetti, dovrà far a meno di Guerrero non solo per i match contro la Nuova Zelanda, ma anche per i prossimi anni. Infatti, stando ai precedenti, le regole internazionali contro il doping parlano chiaro: l’attaccante del Flamengo rischierebbe due anni di squalifica circa.

Attesa per le contro analisi
Adesso ci sarà spazio alle canoniche contro-analisi del caso, ma la Nazionale sudamericana trema al pensiero di dover, suo malgrado, rinunciare ad uno dei giocatori più rappresentativi per non essere passato indenne dai controlli anti doping. Un problema non da poco per il giocatore che salterà sicuramente la doppia sfida che varrà il Mondiale, a novembre.
Positività dopo l'Argentina
Rischia una lunghissima squalifica
Di certo il Perù non avrà a disposizione il bomber Paolo Guerrero per il doppio spareggio contro la Nuova Zelanda dell’11 e 15 novembre. Il commissario tecnico dei peruviani, Gareca e l’intera federazione calcistica Blanquirroja, stanno seguendo con apprensione cosa potrebbe accadere all’attaccante del Flamengo che sarebbe risultato positivo ad un controllo antidoping successivo al match contro l’Argentina dello scorso 6 ottobre.
Sostanza proibita
Stando a quanto riportato dai media peruviani il classe ’84 non avrebbe superato il test dopo la gara pareggiata 0-0 a Buenos Aires contro la Seleccion. Proprio per questo la federazione peruviana sarebbe già stata contattata dalla CONMEBOL per la notifica dell’accaduto visto che Fernando Solera, presidente della Commissione di Controllo Doping della CBF, ha svelato si tratti di una sostanza proibita dal regolamento internazionale.