Ruoli al top, i calciatori più forti per l’Osservatorio del Football europeo
Come nella gran parte dei lavori contemporanei anche il calcio vive una sorta di complessa specializzazione dei ruoli e dei compiti da svolgere in campo. Le antiche classificazioni che fanno riferimento al portiere, al difensore, al centrocampista o all’attaccante, infatti, risultano essere inadatte a spiegare l’evoluzione di un gioco semplice ma allo stesso tempo che si va via via complicando con la sterminata mole di dati e cifre statistiche emergenti dall’interpretazioni 2.0 di queste “classiche“ categorie. Così, in soccorso di tutti, giunge il Cies (l’osservatorio del calcio europeo) che nell’ultimo suo report ha studiato gli ultimi 1.000 minuti dei calciatori più performanti, nelle zone chiavi del rettangolo verde portieri esclusi, che dal 1 gennaio ad oggi hanno giocato almeno 360’ nei rispettivi campionati nazionali definendo al meglio quali sono i top player che maggiormente si sono distinti nel vecchio continente.
Otamendi il Signore della difesa
Il Cies, in questa specifica zona di campo parla di “rigour” un termine che viene riassunto nella capacità del difensore di ostacolare le avanzate degli attaccanti avversari grazie alla sua abilità in marcatura ed alla sua forte presenza nei duelli aerei e “di terra”. Bene, in questo preciso aspetto, con uno scientifico rating da 1 a 100, il migliore in graduatoria nell’ultimo trimestre è il centrale del Manchester City Nicolas Otamendi con un sontuoso 97.
A seguire, invece, troviamo Marquinhos e Javi Martinez di Psg e Bayern Monaco a 95 con, a chiudere, Thiago Silva e Chiellini a 94, Federico Fazio (90), Hummels (89), Kolarov e Mammana del Lione a 87.
Kolasinac il “re” dei recuperi
Per quanto concerne i calciatori in grado di recuperare palloni anticipando con coperture preventive ed ottime letture le intenzioni offensive degli avversari troviamo l’aspetto del gioco definito “recovery”. In questo fondamentale a primeggiare è il terzino dello Schalke 04 Sead Kolasinac (64 intercetti in Bundesliga), seguito anche dalla Juventus, con un voto di 96.
Un valore impressionante da assoluto protagonista con ben 6 punti di lunghezza sul terzetto in seconda posizione composto dal compagno di squadra Howedes e dagli spagnoli Xabi Alonso e Omar Mascarell (Eintracht Francoforte). In terza posizione i vari Florentin Pogba, Vincent Muratori, Benjamin Henrichs a quota 89 e, a chiudere, Vidal, Ander Herrera e l’italiano Marchisio.
Registi e catalizzatori di gioco, il Napoli su tutti
Nella terza area analizzata, invece, quella che vede protagonisti i calciatori in grado di far girare al meglio il pallone troviamo in testa ben due calciatori del Napoli di Sarri. Un primato appartenente a Jorginho e Marek Hamsik ma condiviso pure con un altro italo-brasiliano, ovvero Thiago Motta, tutti a quota 99.
Un riconoscimento importante per gli azzurri ed il tecnico toscano che rende l’idea della forza del fraseggio della compagine partenopea. A seguire a breve distanza Xabi Alonso a 98 e poi Vidal e Verratti a 96 e Ander Herrera a 93.
Estrosi e pericolosi, Saint Maximin a Traoré meglio di Neymar
In fase offensiva il Cies prende in esame due aree distinte: una quella definita “take on” e l’altra “chance creation”. Soffermandoci sulla prima che viene intesa come la capacità dei calciatori di mettere in atto situazioni di pericolo per gli avversari e creare la superiorità numerica, nel solito rating da 1 a 100 che prende in esame gli ultimi 1.000 minuti dei giocatori che ne hanno disputati almeno 360, a dominare su tutti sono il transalpino del Bastia Allan Saint Maximin e l’esterno offensivo spagnolo del Middlesbrough Adana Traorè entrambi in grado di mettere a referto, rispettivamente 4.8 e 5.3 dribbling a partita.
In seconda posizione Neymar del Barça a quota 97, Jimmy Cabot del Lorient a 93 e il “Papu” Gomez a 92 insieme con Florian Thauvin dell’Olympique Marsiglia.
Assist-man: De Bruyne al comando
Per quanto riguarda invece la “chance creation” ovvero la possibilità di un calciatore di leggere i movimenti dei compagni di squadra e servirli al meglio con assist al bacio e passaggi chiave, nello specifico rapporto non vi sono dubbi su chi premiare in questi ultimi mesi, al primo posto con un voto di 95, infatti, troviamo il belga del Man City di Guardiola Kevin De Bruyne.
A seguire rintracciamo un trittico di talenti come Neymar, ancora il “Papu” Gomez e Boudebouz del Montpellier fermi a 94 e, in “ultima” posizione, il madridista Toni Kroos a quota 90.
CR7 il più letale sotto porta
Infine, nel comparto che prevede il fondamentale dello “shooting”, vale a dire la capacità dei calciatori di indirizzare con successo i palloni verso la porta avversaria a primeggiare su tutti troviamo il Pallone d’oro del Real Madrid Cristiano Ronaldo a quota 95. Un primato raggiunto di poco con Dries Mertens a 94, Leo Messi a 92 e Dzeko della Roma a 90. Nella top 10 anche lo scugnizzo azzurro Insigne ed il redivivo Falcao del Monaco entrambi a quota 86.