Rossi-Mondiale, conto alla rovescia

"Rossi ha grandi qualità tecniche e morali. Lo aspetteremo fino all'ultimo giorno utile". Cesare Prandelli l'ha ribadito più di una volta ma il pieno recupero di Pepito dopo l'infortunio al ginocchio è una corsa contro il tempo. Lui ha bruciato le tappe: il consulto positivo del professor Steadman gli ha restituito fiducia, i progressi mostrati e il lavoro che da qualche settimana l'attaccante viola (14 gol in A prima dello stop nella gara contro il Livorno) ha ripreso con buona continuità hanno fatto sì che lo staff medico dei toscani ne fissasse il ritorno in campo in occasione della finale di Coppa Italia.
Finale a Roma, ultima chiamata per il Mondiale. Perché è quella la data (3 maggio) oltre la quale il commissario tecnico azzurro non attenderà più. Perché adesso è arrivato il momento di verificare come reagisce il ginocchio a maggiori sollecitazioni, ai contrasti – anche duri – che capitano durante una partita di calcio vera, non d'allenamento. Perché se l'ultima fase della riabilitazione lo condurrà direttamente al ‘nuovo debutto' contro il Bologna (26 aprile, trasferta sul campo dei felsinei) allora Rossi sarà anche disponibile per la finalissima tricolore dell'Olimpico contro il Napoli. Una corsa contro il tempo e una certezza: non dovesse essere in campo contro gli azzurri allora le porte del Mondiale in Brasile resteranno chiuse.