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Rooney all’attacco contro il governo inglese: “Calciatori trattati come cavie”

La Premier League si è fermata tardi rispetto a Serie A, Liga e Ligue 1. Solo dopo la positività al Coronavirus di Arteta e Hudson-Odoi è stato deciso lo stop. Wayne Rooney, ex bandiera del Manchester United, ha attaccato il governo inglese, ma anche chi comanda in FA e Premier League: “Noi calciatori siamo stati trattati come cavie”.
A cura di Alessio Morra
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In Inghilterra si voleva continuare a giocare anche in questa settimana. Poi sono arrivate, nel giro di poche ore tra giovedì e venerdì, le positività di Arteta, allenatore dell'Arsenal, e di Hudson-Odoi, attaccante del Chelsea. E così la Football Association ha deciso di chiudere il calcio professionistico fino al 2 aprile. Wayne Rooney non ha gradito il modo in cui il movimento calcistico inglese e anche il Governo di Boris Johnson si sono mossi in un momento così delicato a causa dell'emergenza per il Coronavirus.

L'accusa di Wayne Rooney al calcio inglese e al governo

L'ex attaccante del Manchester United che dal mese di gennaio gioca con il Derby County, club di seconda divisione, in un'intervista è stato durissimo dicendo che gli inglesi sono stati gli ultimi a fermarsi, dopo che in altre parti d'Europa lo stop era stato già ufficializzato. Non essendoci una leadership forte nessuno si è preso la responsabilità e si è aspetto la positività di Arteta per chiudere il calcio. Secondo Rooney i calciatori sono stati trattati come delle cavie:

Per i giocatori, per lo staff e per le loro famiglie è stata una settimana preoccupante. Si è avvertita la mancanza di leadership da parte del governo, della FA e della Premier League. Mentre il resto dello sport e il calcio di altri paesi stavano chiudendo, a noi è stato detto di continuare l’attività. Molti di noi immagino che si siano chiesti quanto siano state condizionate dal denaro queste decisioni. Perché abbiamo aspettato venerdì per fermare il calcio?

Perché ci è voluta la positività di Mikel Arteta, allenatore dell’Arsenal, per bloccare tutto? Dopo la riunione di emergenza di venerdì, finalmente è stata presa la decisione giusta, ma fino a quel momento pareva quasi che i calciatori, in Inghilterra, dovessero essere trattati come cavie.

Lo stop della Premier League

Il calcio inglese è fermo, non si gioca ufficialmente fino al 2 aprile. Ma da più parti c'è chi sostiene che la stagione del calcio britannico tutto sia terminata con le partite disputate la scorsa settimana. Se così sarà il Liverpool sarà comunque campione, dopo trent'anni, avendo un vantaggio enorme sul Manchester City e soprattutto essendosi già giocate il 75% delle giornate.

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