“Ronaldo frocio”, l’insulto omofobo che mette nei guai il Barça
Cristiano Ronaldo è stato il protagonista della vittoria del Clasico con una rete che ha rubato la scena a Messi nel suo tempio, il Camp Nou. La stella di CR7 e del Real Madrid ha brillato nella serata colorata di blaugrana in onore di Johan Cruijff, smacco peggiore per i catalani non poteva esserci. Alla beffa della sconfitta s'è aggiunta la denuncia dell'Osservatorio contro l'omofobia davanti alla Commissione di Stato contro la violenza nello sport nei confronti del Barcellona. Cosa è successo di così grave nello stadio dei catalani? Durante il minuto di silenzio in memoria del ‘Pelè bianco' scomparso di recente, cori offensivi e insulti pesanti hanno preso di mira il campione portoghese. "Cristiano frocio", è questo l'epiteto che rischia di mettere nei guai il Barça, già finito sotto i riflettori per la vicenda dei ‘Panama Papers' e il coinvolgimento di Messi. In Italia, qualche settimana fa, l'insulto rivolto da Sarri a Mancini pure generò aspre polemiche ma finì con una multa nei confronti del tecnico partenopeo.
"Insulti di questo tipo – ha ammesso Paco Ramirez, direttore dell'Osservatorio – non rappresentano certo una novità negli stadi spagnoli. Oggi è toccato a Ronaldo ma in passato anche altri calciatori come Guti, Guardiola, Michel subire attacchi simili. Finora, però, non c'è stata alcuna sanzione". Ramirez fa anche riferimento a una precisa prescrizione normativa e risale alla legge dello sport del 2007. "Non solo i calciatori, anche gli arbitri sono oggetto di questa violenza verbale. Per porre fine a tutto ciò serve una punizione esemplare". Avrà effettivamente risvolti, sanzioni sportive l'episodio accaduto sabato scorso? A giudicare dallo stato dei fatti sembra di no. Per questo il direttore dell'Osservatorio ha chiesto un intervento più incisivo da parte delle autorità: "Dinanzi all'intolleranza nello sport, ai casi di razzismo e xenofobia bisogna essere decisi e agire con determinazione".